Il Cas e l’allergia casalinga. Al Griffanti di Sacconago passa anche il Sedriano

BUSTO ARSIZIO – Continua la maledizione casalinga per il Cas Sacconago. Contro il Sedriano è incappato in un’altra sconfitta davanti ai propri tifosi rimandando a tempi migliori la prima conquista dei tre punti, in questa stagione. Per la verità, ha si vinto una gara casalinga, ma da calendario e giocata sul neutro di Castano Primo contro il Fagnano Olona mentre, sul terreno del “Don Franco Griffanti”, solo pareggi (4) e, purtroppo, sconfitte (4).

Buona partenza

La gara di ieri, domenica 19 gennaio, contro i milanesi pareva aver preso una buona piega con in sinaghini costantemente nella metà campo avversaria ed anche pericolosi. Berton mandava alto da ottima posizione dentro l’area solo davanti a Cukaj e mandava incredibilmente oltre la traversa di testa a due passi dalla porta. Cavaleri sferrava un sinistro dai venti metri che sfiorava il palo.

Cas sprecone

Ad inizio ripresa altra doppia ghiotta occasione con Ferrario che andava troppo timido su un pallone da spingere in rete con determinazione consentendo al Sedriano di salvarsi in calcio d’angolo con più di un affanno. Ma la sempreverde regola del “gol sbagliato, gol subito”, puniva la formazione di mister Cau al decimo minuto. Da una rimessa alterale Rossi si trovava si trovava libero in area ed insaccava tra le proteste dei sinaghini per un presunto fallo dello stesso Rossi ai danni di Zaroli.

Subita la rete il Cas Sacconago si squagliava come neve al sole; perdeva le coordinate tattiche, si faceva prendere dalla foga di rimontare commettendo diversi errori tecnici, evidenziando limiti caratteriali. Aveva buon gioco il Sedriano facendo leva sulla sua maggior consistenza fisica e di esperienza. I sacconaghesi pagavano le numerose assenze (sei) sia dal punto di vista tecnico che di personalità non riuscendo più ad impensierire l’estremo difensore milanese.

L’analisi del tecnico

E proprio sul tasto psicologico incentra la sua analisi il tecnico biancazzurro Luciano Cau: «La cattiveria dove si trova? – si chiede – bisogna averla. E poi si può anche perdere una partita, ma ciò che non mi è piaciuto è stato il calo mentale dopo aver subito il gol. Ci sta che si possa andare sotto, ma bisogna stare in partita anche perché il gol lo abbiamo preso dopo dieci minuti del secondo tempo e ne avevamo a disposizione per recuperare. Ma se ti lasci andare e cominci a lamentarti con l’arbitro e non pensi a giocare, devi sapere che l’arbitro non ti fa vincere la partita. Solo tu con la tua testa e le tue capacità puoi ribaltare il risultato ed il Cas può farlo».

Tutta colpa della panchina

Delusione fra i fans locali per l’ennesimo capitombolo casalingo. L’ultima vittoria al “Don Franco Griffanti” risale alla stagione scorsa, al mese di aprile. Qualcuno, scherzando, ma non troppo, pare abbia individuato la causa della maledizione: sta nel cambio di panchina. Da quando esiste il Cas Sacconago (1964) la panchina di casa è sempre stata quella più lontana dagli spogliatoi. Da quest’anno mister Cau ha voluto che fosse quella più vicina. Più di un tifoso è convinto che, un ritorno alla tradizione, farebbe tornare il sole in via Monte Grappa.

IL TABELLINO

CAS SACCONAGO – SEDRIANO 0-1 (0-0)

MARCATORI: 10’ st. Rossi

CAS SACCONAGO: Heinzl Maestri, Cavaleri; Napolitano Tirelli, Zaroli; Ferrario, Macchi, Berton; Nardone, Gomaa. A disp: Ferni, Raimondi, Gallazzi, Amato, Mariani, Cazacu, Caccia. All. Cau.

SEDRIANO: Cukaj Oliva, Vitagliano; Rossi, Drago, Pastori; Trezzi, Moscatelli, Rossi; Citro, Savarese. A disp: Bertolotti, Luci, Criscione, Secreti, Di Davide, Groe, Ramirez, Galbiati. All. Galli.

ARBITRO: Sacchi di Lecco.

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