Il centrodestra elegge la presidente di Italia Viva: commissione d’inchiesta Covid nel caos

MILANO – Clamoroso in commissione d’inchiesta sul Coronavirus: il centrodestra sostiene la candidata di Italia Viva Patrizia Baffi, che diventa presidente al posto del candidato ufficiale di PD e M5S Jacopo Scandella. Ed è subito caos: dopo il “niet” della maggioranza sulla candidatura di Scandella, “reo” di aver presentato la mozione di sfiducia contro l’assessore al welfare Giulio Gallera, i gruppi giallorossi annunciano il ritiro dei loro commissari. E il senatore Pd Alessandro Alfieri chiede le dimissioni della Baffi: «Italia Viva abbia un sussulto di dignità»

La votazione

Alla terza convocazione, la Commissione di inchiesta sull’emergenza Covid-19, istituita dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale su richiesta dei gruppi di minoranza, ha eletto il suo Presidente: è Patrizia Baffi (Italia Viva), lodigiana di Codogno, che ha ​ ottenuto 46 voti. A Jacopo Scandella (PD) sono andati 28 voti, 3 voti a Michele Usuelli (+Europa-Radicali), 2 le schede nulle. Mauro Piazza (Forza Italia) è stato eletto vicepresidente della Commissione, ed Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) consigliere segretario.
«Come minoranze abbiamo chiesto l’istituzione di questa commissione d’inchiesta, la prima in Europa, perché consapevoli che dobbiamo fare chiarezza, verificare gli errori e appurare le responsabilità – le prime parole della neopresidente Patrizia Baffi – ma credo anche che questa commissione rappresenti per Regione Lombardia una grande opportunità per contribuire a fare una autodiagnosi che ci aiuti a definire e individuare una cura efficace. Auspico pertanto che si possano individuare e definire contributi e indirizzi per superare le carenze e i problemi che ci sono stati nel sistema regionale».

Le precedenti “fumate nere”

Nelle due precedenti sedute nessun componente aveva ottenuto la maggioranza assoluta dei voti: la scorsa settimana, su 79 voti rappresentati, 42 erano state le schede bianche, 28 voti erano andati a Jacopo Scandella (PD) e 9 voti a Michele Usuelli (+Europa – Radicali). Nella seduta di insediamento c’erano state 50 schede bianche, mentre 29 preferenze erano andate a Jacopo Scandella del Partito Democratico. A norma di regolamento, il Presidente di una Commissione d’inchiesta deve essere espressione dei gruppi di minoranza e deve essere votato a maggioranza assoluta dei componenti della Commissione (41 il numero minimo di voti richiesto), secondo il principio del voto ponderato sulla base della consistenza numerica di ciascun gruppo consiliare. Tra i commissari c’è anche un varesino, Giacomo Cosentino, unico rappresentante della Lista Fontana Presidente-Lombardia Ideale.

Le polemiche

Il futuro della Commissione, che deve concludere i lavori entro 12 mesi, è già in bilico. Pd e M5s, dopo lo strappo della maggioranza, hanno annunciato che ritireranno i loro consiglieri e creeranno una commissione alternativa. «Daremo vita a una commissione alternativa per ascoltare la sanità territoriale e ospedaliera che ha troppo sofferto in questi mesi l’assenza della Regione Lombardia» afferma il capogruppo del Pd Fabio Pizzul. Parla di «presidente che non rappresenta le minoranze», attaccando Italia Viva, «schierata con il centrodestra» il grillino Dario Violi, nel giorno in cui anche a Roma i renziani fanno l’occhiolino a Salvini non partecipando al voto sul caso Open Arms nella giunta per le immunità del Senato. Ma per il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi, «quella messa in scena dai consiglieri del Pd e del M5S è una sceneggiata vergognosa, che non fa onore alla dignità del Consiglio regionale».

L’attacco del sen. Alfieri (PD)

«Ormai non ci sono più dubbi, la Lega sta cercando in tutti i modi di nascondere le sue responsabilità sul fallimento della gestione dell’emergenza Covid in Lombardia – dichiara il senatore varesino del PD, Alessandro Alfieri – dopo aver bloccato per due settimane i lavori della commissione d’inchiesta chiesta dal PD, oggi al Pirellone la Lega vota di proposito come presidente non il candidato proposto dalle opposizioni, come previsto dallo statuto, ma una consigliera regionale di Italia Viva. Salvini e Fontana calpestano ogni regola pur di bloccare ogni tentativo di far luce su questi mesi drammatici. Adesso però la misura è colma, i lombardi vogliono la verità. Mi aspetto ora inoltre un sussulto di dignità da Italia Viva e le pronte dimissioni del presidente eletto in questo modo. La commissione deve poter lavorare subito, nei suoi pieni poteri e non sotto scacco della Lega».

lombardia commissione inchiesta covid – MALPENSA24