Gallarate, è ancora bagarre in consiglio sugli arresti di Forza Italia. Martucci show

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GALLARATE – In soli tredici mesi di gestione della piscina Moriggia la Sporting Club Verona ha accumulato debiti nei confronti di Amsc per 306mila euro, di cui 295mila già scaduti. Una cifra che, secondo il sindaco Andrea Cassani, verrà recuperata senza troppi patemi con l’escussione della fidejussione. Per Leonardo Martucci, oggi in opposizione dopo la recente espulsione da Forza Italia, però non basta: «Cambi mestiere, non è in grado di governare la città», ha detto stasera, 26 maggio, in consiglio comunale. Ma lo show del consigliere, ex assessore ai Lavori pubblici a inizi Anni Duemila nella giunta di Nicola Mucci, non è finito qui. Ha attaccato Cassani sugli arresti che negli ultimi tempi hanno squassato la politica gallaratese. Peccato che in carcere siano finiti soltanto esponenti di Forza Italia, tra cui personaggi di spicco con cui Martucci ha condiviso anni di politica a strettissimo contatto. Ma la colpa, secondo lui, va cercata altrove.

Il futuro di Moriggia

Nemmeno Sporting Club Verona, società riconosciuta nell’ambiente sportivo come virtuoso gestore di impianti natatori, è riuscito a risollevare le sorti della decadente piscina di Gallarate. Il 20 maggio ha dunque restituito le chiavi e ora i debiti accumulati verranno recuperati tramite la fidejussione. E ora chi gestirà la Moriggia? Il sindaco ha reso noto che nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo «sette, otto soggetti interessati». Il 29 maggio scade il termine per la presentazione delle offerte. Subito dopo si conoscerà se qualche altra società privata tenterà nell’impresa di rilanciare il centro sportivo di Amsc.

Martucci show

Le parole del sindaco hanno scatenato la reazione di Martucci che, probabilmente già carico da un precedente risalente a qualche giorno fa («Al termine della riunione dell’altra sera il sindaco si è permesso di offendermi davanti a un consigliere»), ha attaccato Cassani: «Cambi mestiere, la politica non è un gioco e lei non è all’altezza di governare la città. Guadagna ogni mese 8 milioni di vecchie lire: restituisca i soldi che ha percepito, non se li merita». Ma l’invettiva di Martucci, che il presidente del consiglio comunale Donato Lozito non è riuscito a fermare mentre i consiglieri di maggioranza uscivano dall’aula in segno di protesta (trattandosi di un question time non avevano diritto di replica) è proseguito oltre, richiamando alla memoria l’indagine “Mensa dei Poveri”: «Da quando lei governa Gallarate c’è stato uno scandalo dietro l’altro: mi riferisco agli arresti di assessori, dirigenti e professionisti e del Pgt diventato carta straccia. Lei, in quanto sindaco, è a capo della piramide. Non ha saputo o voluto vigilare».
L’intervento di Martucci ha stupito tutti i presenti in aula non tanto per i contenuti, più volte ripetuti dal Pd nel corso dell’ultimo anno, quanto per chi li ha pronunciati. Martucci infatti è stato per anni un fedelissimo di Nino Caianiello, l’ex plenipotenziario di Forza Italia a capo del presunto sistema di mazzette ricostruito un anno fa dalla magistratura. Ma c’è di più. La famosa decima, secondo l’ex segretario cittadino di Forza Italia Alberto Bilardo, sarebbe anche stata girata proprio per lavori di ristrutturazione della Moriggia nei primi Anni Duemila, come avrebbe riferito in un interrogatorio reso lo scorso ottobre. Se oggi la piscina è in questo stato, forse le colpe vanno cercate dunque anche indietro nel tempo e non soltanto sulle scelte recenti. Di Forza Italia, infine, è anche l’ex assessore all’Urbanistica Alessandro Petrone, finito a San Vittore a maggio 2019.

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