Fagnano, centrodestra in pressing sul sindaco dimissionario: “Torni a bordo”

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FAGNANO OLONA – “Catelli, c… torni a bordo!”. Ora, è vero che il paragone tra Più Fagnano e la Concordia è piuttosto improbabile. Anche solo per il fatto che a Fagnano non c’è il mare. E la maggioranza, più che un inchino, ha fatto un capitombolo. Ma a quanto pare, seppur con formule politiche diverse, i partiti di centrodestra (e perfino i Cinque Stelle), come fece il comandante della marina Gregorio De Falco, stanno invitando il sindaco a tornare sui suoi passi. Troppo pericoloso lasciare che il battello di Più Fagnano naufraghi proprio in un momento così delicato.

Partito al lavoro. E il sindaco medita

Dopo l’incontro dell’altro giorno tra il sindaco Elena Catelli e il commissario della Lega Paola Reguzzoni, il primo cittadino ha chiesto qualche giorno per meditare prima di prendere una scelta definitiva. E se Catelli ha chiuso tutti i canali (almeno ufficialmente) di comunicazione, le diplomazie dei partiti si sono messe al lavoro per raffreddare i bollenti spiriti che si sono scatenati durante gli ultimi incontri e hanno fatto precipitare la situazione, ricucire una serie di rapporti e sotterrare istinti di vendetta dovuti ad antichi dissapori e rancori. E’ chiaro che questo ha comportato un passo indietro da parte di tutti.

Le carte sul tavolo

La Lega in primis. Con Reguzzoni, il Carroccio ha lasciato intendere di essere disponibile a dare il via libera all’ingresso in giunta di Gigi Rosa, nome spuntato a sorpresa (anche per buona parte

degli stessi leghisti locali) e sul quale Catelli (con una nomina lampo) ha fatto capire di voler puntare su di lui. Anche Forza Italia, per voce del responsabile agli Enti locali Piero Galparoli, conferma di voler continuare a sostenere il primo cittadino: «Non è certo il momento di lasciare la guida del paese. C’è tutta la Fase 2 da gestire, che riteniamo sia più importante degli screzi che ci sono stati. Per noi non è una questione di poltrone. E’ chiaro che deve essere riconosciuto l’importante contributo che abbiamo dato per vincere le elezioni. E ulteriore dimostrazione di questo è che non abbiamo mai voluto imporre nomi». Concetto confermato anche dal coordinatore azzurro Giacomo Navarra: «Noi non abbandoniamo nessuno dei nostri uomini. Al sindaco abbiamo presentato una serie di opzioni lasciando che sia lei a scegliere quali ruoli vorrà affidare alla componente di Forza Italia». Il che significa che per i berluscones nessuno (nemmeno Angelo Saporiti) è fuori gioco in partenza. E che sul tavolo restano i due assessori richiesti, «paletto – conclude Navarra – che resta fermo».

La decisione

Elena Catelli dovrebbe sciogliere tutte le sue riserve nelle prossime ore. Non c’è una data precisa, ma pare che il giorno buono sia domani, mercoledì 27 maggio. Quindi quasi certamente, al consiglio comunale fissato per giovedì 28, si saprà se al posto del primo cittadino ci sarà un sindaco intenzionato a riprendere in mano la guida della giunta o un primo cittadino ai titoli di coda. Per vedere invece una giunta al completo forse (ma al Castello le sorprese sono all’odg) servirà ancora qualche giorno.

Perfino le opposizioni in questo momento hanno deposto le armi. Per stare a guardare quel che accade nella metà campo di Più Fagnano.

FBC: amministrazione commissariata dai provinciali

Noi anche in questa situazione assurda della maggioranza continuiamo a voler essere propositivi per Fagnano. Ci sono una serie di urgenze da portare avanti in questi giorni e prima Fagnano Paolo Carlesso Sindacodi sapere quali saranno le vere intenzioni della sindaca, chiediamo di farlo. Ovvero: l’approvazione del bilancio consuntivo, anche se siamo fortemente critici, per senso di responsabilità lo voteremo; decidere quali sono le opere da finanziare con i 500 mila euro della Regione. Abbandonando il basso profilo tenuto dall’ex assessore Moltrasi nella doppia commissione, ma puntando su opera davvero necessarie come ad esempio l’ampliamento dell’asilo comunale e l’implementazione di impianti fotovoltaici su edifici comunali. Va bene l’adeguamento della protezione civile, va bene il completamento della ciclabile, ma quella di via Piave per arrivare alle scuole Rodari.

Le altre condizioni sono: strutturare il bilancio aprendo nuovi capitoli di spesa tarati sull’emergenza prendendo spunto da quanto già fatto da altri Comuni (Busto ndr). Attivarsi per far partire i centri estivi con associazioni e oratori e iniziare a organizzare l’ingresso a scuola a settembre. Queste sono le cose di cui ha bisogno Fagnano. Questa maggioranza scelga se lavorare su questi temi o farsi commissariare dai vertici provinciali dei partiti della loro coalizione. In questo secondo caso noi manterremo un atteggiamento di forte opposizione.

I grillini: «Basta caos. Catelli ripensaci»

È Walter Lomi a parlare a nome del gruppo pentastellato di Fagnano: «Quanto sta accadendo in questa maggioranza è al limite della logica di buon senso. Dopo le dimissioni di Fausto Bossi, Marco Farè, Gabriele Moltrasi, il vicesindaco Stevenazzi e Monica Conte (che non hanno dato le dimissioni, ma solo la disponibilità a fare un passo indietro ndr), ora la ciliegina sulla torta. La sindaca Catelli gira le spalle e se va, proprio mentre arrivano i rinforzi chiamati a tappare le falle di una giunta fantasma che fa acqua da tutte le parti. Riusciranno le new entry Paola Reguzzoni e Gigi Rosa a rimettere insieme i cocci? In un momento così importante e difficile per il nostro Comune è un dubbio sul quale non possiamo tacere. Che fine hanno fatto il buon senso e la logica del dovere nei confronti della cittadinanza? Quanto tempo passerà ancora prima di mettere mano ai provvedimenti a sostegno del tessuto socio-economico della nostra cittadina? L’aria che tira è molto preoccupante. Un ritorno anticipato alle urne in un momento del genere è assurdo, la scelta della Catelli di abbandonare la nave sarebbe da rivedere. Tra i cittadini c’è tanta incertezza e paura per il futuro, assurdo perdersi in polemiche e sperimentazioni di nuove figure con la speranza che risolvano diatribe che durano da mesi».

Il PD: «Serve una giunta autorevole»

Il Partito Democratico fagnanese accoglie con stupore le dichiarazioni del segretario della Lega provinciale Matteo Bianchi che, dopo le dimissioni del sindaco Catelli, rilascia un’intervista che generalizza sulla selezione della classe dirigente (citiamo: “Servono politici con un po’ di esperienza nel gestire gli equilibri di una coalizione”).
A Fagnano dalla maggioranza di “Più Fagnano” abbiamo visto troppi volteggi e troppa inesperienza amministrativa.
Condividiamo le preoccupazioni di Bianchi sul periodo estremamente difficile che l’Italia sta vivendo, e anche il nostro Comune non è esente dai problemi sociali.
C’è davvero bisogno di una giunta autorevole, salda e competente.
A questo punto non possiamo che attendere gli sviluppi per capire se le dimissioni annunciate sono un bluff o sono la ferma volontà del Sindaco di ridare la parola agli elettori, gli unici in grado di mettere ordine nel governo del nostro comune.

L’ex vicesindaco Monfrini: «Fate partire i progetti pronti»

Più Fagnano ha poche idee confuse. Un vero disastro. Nel frattempo non sono riusciti a far partire nemmeno i lavori già appaltati quali riqualificazione illuminazione pubblica, palestra, riqualificazione termica. Poche competenze, senza capacità organizzativa e di gestione, senza l’umiltà necessaria da chiedere aiuto a chi veramente li avrebbe potuti aiutare. Questa amministrazione ha capacità di spesa enormi, possibilità di aprire mutui anche notevoli, quasi 600 mila euro piovuti dal cielo e non sanno cosa fare.
Avessimo avuto noi quelle disponibilità di bilancio e quelle agevolazioni a fare gli appalti avremmo trasformato il paese. Senza dimenticare quello che siamo riusciti a fare.
Siamo partiti che avevamo il patto di stabilità, abbiamo chiuso tutti i mutui e recuperato i soldi per la bonifica ex Tintò. Abbiamo realizzato 2 parchi nuovi, abbiamo acquistato e ristrutturare la sede Geasc, ampliato la Farmacia, riqualificato l’asilo nido e ampliato l’area a parco attorno all’asilo stesso. E ancora portato avanti l’operazione Gigante che porterà oltre a posti di lavoro anche benefici compensativi per la comunità di oltre 400 mila euro, l’esenzione dall’ IRPEF comunale per i redditi fino a 15.000 euro, l’ascensore della struttura di piazza Gramsci, la sistemazione del parcheggio dietro il cimitero con annessi marciapiedi e ciclopedonali, la riqualificazione totale dei laboratori informatici di tutti i nostri plessi scolastici e tante altre opere e interventi che non sto a descrivere per non annoiare.
Per ciò che riguarda la dinamica politica che ha portato a questa situazione, preferisco non addentrarmi perché attualmente sono fuori sia dai gruppi di maggioranza che di opposizione.

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