VARESE – In un anno particolarmente difficile, con numerose incertezze e sfide sanitarie, e non solo, il Comune di Varese decide di non rinunciare al Natale e si prepara per un’illuminazione con i fiocchi, nonostante l’emergenza sanitaria. Ecco allora che prosegue il montaggio delle luminarie in corso Matteotti e ai Giardini Estensi.
Un Natale comunque illuminato
Luminarie per il prossimo Natale, perché, nonostante il periodo difficile, Varese vuole avere la sua città illuminata. Il montaggio si è spostato ieri mattina, venerdì 6 novembre, in pieno centro, tra via San Martino, piazza Carducci e corso Matteotti. E oggi, sabato 7 novembre è iniziato nel cuore dei Giardini Estensi. Le luci natalizie, che vedono i tecnici operativi per la terza settimana consecutiva in città, interesserà oltre 50 vie e 9 quartieri. Ai già previsti Casbeno, Sant’Ambrogio, Masnago, Bizzozzero, Bosto, Bobbiate e Capolago, infatti, si aggiungono Cartabbia e Bregazzana.
Nella speranza di tornare alla normalità
«L’augurio è che la situazione legata alla pandemia possa evolversi in scenari di maggiore sicurezza e che si possano svolgere anche quest’anno eventi in grado di far ripartire la città», afferma l’assessore alle Attività produttive Ivana Perusin. «Comprendiamo il difficile momento che tutti stiamo vivendo, con diverse attività che proprio da oggi sono costrette a un nuovo stop. Avere le strade illuminate, con l’accensione prevista tra un mese, vuole comunque essere un segnale di speranza».
Uno sguardo al futuro
L’illuminazione dei Giardini Estensi è parte di un progetto triennale iniziato nel 2019, quando la pandemia non aveva ancora colpito l’Italia e il mondo. Se per l’accensione complessiva si attenderà inizio dicembre, nei prossimi giorni alcune strade e piazze potranno vedere le prime prove, con le luminarie che si accenderanno per qualche minuto.
«Con la Cabina di regia dell’economia – conclude Perusin – stiamo già guardando oltre queste due settimane, immaginando iniziative sicure che possano coinvolgere tutta Varese. Importante poi che i ristori e gli aiuti per le attività ora costrette alla chiusura arrivino quanto prima sul territorio».