Il nemico non è il Covid

TRUMP, BERLUSCONI, BRIATORE: ALCUNI GUARISCONO SUBITO. ALTRI NO. PERCHE?

Il Covid 19 ha evidenziato uno dei più grandi scandali socio-economici di questi ultimi decenni. E cioè che a livello mondiale la salute delle persone sia stata relegata agli ultimi posti dell’agenda politica dei governi mentre la sanità (ben diversa dalla salute) è assurta al primo posto, ovviamente in termini di business.

La sanità, infatti, è uno dei più grandi business mondiali. Solo in Italia noi cittadini/azionisti dello Stato spendiamo 117 miliardi all’anno per la sanità (dato 2019 quindi prima del covid) cioè la bellezza di 23 leggi finanziarie all’anno. Ripetiamo la cifra: 117 miliardi di euro all’anno. Ebbene con questi soldi noi cittadini/azionisti non chiediamo ostriche e champagne in ospedale (anche se forse ne avremmo diritto visto quanto ci costa) ma pretendiamo che – quantomeno – ci guariscano da una maledetta polmonite. Invece no. A fronte di 117 miliardi l’anno la sanità non riesce neppure a curare un’influenza, seppur grave. Anzi, sei fortunato se esci con le tue gambe dall’ospedale. E badate bene, non è un j’accuse contro quei poveri medici, infermieri e operatori sanitari che – come noi cittadini – sono vittime in prima linea di questo sistema. Nemmeno contro i singoli amministratori pubblici, ministri o presidenti che siano, i quali fanno – spesso ma non sempre – quello che possono. E’ un j’accuse contro un sistema che tutti noi abbiamo permesso di costruire, negli anni.

Dunque quei 117 miliardi all’anno – solo in Italia – spariscono come neve al sole nei crepacci di un sistema globale in cui le persone contano sempre di meno. E dunque diventa indispensabile fare del terrorismo psicologico per mascherare, anzi occultare le inefficienze della sanità mondiale. Bisogna terrorizzare per coprire uno dei mali peggiori dei nostri tempi: che non è il covid 19 bensì quella sanità che nel XXI secolo dovrebbe essere in grado di curarlo senza alcuna difficoltà.

Qualche conferma? Pensiamo ai vip come Berlusconi (che – per sua stessa ammissione – si era ammalato in forma grave) il quale alla veneranda età di 84 anni è perfettamente guarito in pochi giorni, o a Briatore, 70 anni, anch’egli guarito in tempi rapidissimi, a Trump, 74 anni, che si è fatto solo 3 giorni di ospedale (“Mi sento meglio di vent’anni fa” ha detto appena dimesso). E di riflesso pensiamo a chi sta dall’altra parte del muro: ai 30 mila anziani che invece sono morti nel caos degli ospedali e delle case di riposo. A proposito, una piccola parentesi: quante storie personali di sofferenza questo covid ci ha raccontato, di persone che sono morte proprio per la sovraesposizione virale negli ospedali? Curiosa contraddizione da 117 miliardi di euro all’anno, non vi pare?

Concludiamo con una tragica riflessione. C’è stata una preziosissima pausa covid estiva: l’Italia ha avuto qualche mese per riorganizzarsi, tutti gli esperti e i pseudo-esperti assicuravano che ci sarebbe stata la seconda ondata. E l’Italia cosa ha fatto? E’ andata a prendere l’aperitivo (tutto sommato comprensibile dopo mesi di lockdown) e – cosa invece ancor più grave – alle elezioni. Cioè, in piena crisi economica, con le casse dello stato quasi vuote (le casse integrazioni sono aumentate dell’8mila percento), cosa facciamo? Spendiamo 200 milioni di euro o giù di lì (fra costi diretti e indiretti) per andare a votare. I soldi e l’impegno politico per consolidare il potere ci sono sempre. Ma per la sanità, cioè per potenziare i posti letto negli ospedali in vista della seconda ondata, e per le scuole – cioè per i nostri figli, le future generazioni – no, non ci sono. E adesso ci dicono che a Natale panettone e cappone ce lo dobbiamo mangiare da soli? Ma per favore… Forse è tempo di svegliarci, prima di ritrovarci come schiavi in catene, in una umanità che non ha più futuro.

baldoni covid nemico trump – MALPENSA24