Il piano di Bertolaso: 144mila vaccini al giorno, prima dose a tutti per metà luglio

MILANO – La campagna vaccinale di Regione Lombardia messa a punto da Guido Bertolaso potrebbe consentire a tutti i cittadini lombardi di ottenere la somministrazione della prima dose del siero anti-Covid entro il 18 luglio. Sempre che le forniture di vaccini permettano al piano vaccinale di centrare l’obiettivo delle 144mila vaccinazioni al giorno a partire dal mese di maggio. Sono le stime dell’ex capo della Protezione Civile, responsabile della campagna vaccinale della Lombardia, illustrate oggi, 1 aprile, in conferenza stampa a Palazzo Lombardia dopo averle condivise con il commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo nella sua visita di ieri, tra Malpensafiere e Milano.

Gli step del piano

Gli step del percorso per uscire dall’emergenza sono definiti. La prima data chiave è l’11 aprile, quando si intende completare la vaccinazione degli over 80 in Lombardia, almeno con una dose di vaccino. «Durante il periodo 31 marzo-11 aprile saranno somministrati circa 386mila vaccini in prime e seconde dosi» spiega Bertolaso, annunciando due sessioni di “vaccine day” il 3 e il 5 aprile per questo scopo. Il 12 aprile «inizia la fase di massa» della campagna vaccinale anti-Covid. «Vaccineremo 450mila lombardi della fascia 75-79 anni – annuncia il consulente della giunta Fontana – con la capacità attuale di vaccini che ci consente di somministrare 35mila prime dosi, le persone potranno essere vaccinate entro il 26 aprile». Nel frattempo, il 15 aprile saranno aperte «le prenotazioni per la seconda categoria che è la fascia 70-74 anni, che sono 546mila. Siccome verosimilmente dopo il 15 aprile dovremmo avere ulteriori forniture di vaccini noi pensiamo di poter chiudere le prime somministrazioni per questa fascia l’8 maggio». Poi tocca alla categoria fra 60 e 69 anni – 1,18 milioni di persone – per le quali le prenotazioni partiranno il 22 aprile. «In base alle dosi disponibili potranno essere tutti vaccinati entro il 9 giugno, con maggiori dosi disponibili si partirebbe prima e si finirebbe il 18 maggio». Le due proiezioni sono tarate su una capacità di somministrazioni che può essere, nella peggiore delle ipotesi, di 65mila vaccinazioni al giorno, e nella migliore di 144mila vaccinazioni al giorno. Di certo, fa sapere Bertolaso, «tra fine maggio e inizio giugno saranno completate le categorie over 60, quelle maggiormente a rischio, per abbattere le ospedalizzazioni e i ricoveri in terapia intensiva». A quel punto rimarrebbero la fascia 50-59 anni, che potrebbe essere vaccinata già tra il 19 maggio e il 7 giugno, oppure tra il 10 giugno e il 16 luglio. E infine i 4 milioni di under 49, che dovrebbero essere vaccinati entro il 18 luglio con un numero consistente di dosi di vaccino disponibile oppure entro il 20 ottobre, se la fornitura dovesse essere più esigua.

La situazione attuale

Tutto dipende dalle consegne, visto che la Lombardia, come fa sapere la vicepresidente e assessore al welfare Letizia Moratti, ha «somministrato l’89% delle dosi» ricevute. In tutto 1 milione e 629mila dosi, con una copertura degli Over 80 salita al 63% con la prima dose e al 28% con la seconda dose. «Stiamo procedendo con grande intensità e in modo molto positivo – afferma Moratti – confidenti che, come ci ha anticipato ieri il generale Figliuolo, presto arriverà un numero di dosi molto più ampio». Per quanto riguarda le persone estremamente vulnerabili, in Lombardia sono 366mila, e 54mila di loro hanno ricevuto almeno la prima dose. «Stiamo lavorando anche sulla vaccinazione dei disabili, a cura di ospedali e medici di medicina generale, sulla base dell’elenco ricevuto dall’Inps, e sui caregiver» aggiunge l’assessore.

Il portale di Poste

Da domani, 2 aprile, sarà infine operativo il portale di Poste Italiane per le prenotazioni. «Una notizia molto positiva» nelle parole del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. «Ieri abbiamo ascoltato le parole di Curcio e Figliuolo e ci ha fatto molto piacere la conferma data da loro della coerenza tra il nostro programma e quello del governo – ha aggiunto – prendiamo atto che anche il governo giudica compatibile questa organizzazione con quella del governo». Il portale di Poste, che da domani 2 aprile aprirà le prenotazioni per la fascia 75-79 anni, «ha una grandissima potenzialità che consente di gestire volumi ampi come quelli attesi per la Lombardia, ed è un’infrastruttura allocata in modo dinamico in funzione del numero di utenti». Così Mirko Mischiatti, chief digital technology operating officer di Poste Italiane, presenta il portale. «Una cosa importante è che è una prenotazione diretta, non una pre-prenotazione come era stato fatto finora», ha detto Mischiatti. La prenotazione tramite Poste è strutturata su quattro canali differenti: quello digitale, via web e app, che sarà attivo appunto da domani, ma anche call center, sempre da domani 2 aprile, e infine «tramite i Postamat, quindi all’ufficio postale, mettendo la tessera sanitaria dentro il Postamat, ma anche tramite i postini. Che, dotati di uno smartphone, rilasceranno la ricevuta della prenotazione».

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