Il raccordo a Y si farà. Il sindaco di Castellanza: «Progetto inaccettabile»

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CASTELLANZA – Il raccordo a Y si farà, «ma – dice il sindaco Mirella Cerini – il progetto così com’è non è accettabile e il sottopasso non si tocca». Il progetto di potenziamento linea ferroviaria Rho – Gallarate e la realizzazione del raccordo a Y è stato approvato nel corso dell’assemblea del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici tenutasi venerdì 29 novembre a Roma. Una doccia fredda sulle speranze dell’amministrazione di Castellanza di stralciare o modificare l’intervento, che impatterà pesantemente sul territorio e il cui completamento è previsto per il settembre 2024.

Opera di grande impatto sul territorio

«Non ci rassegniamo davanti a questa decisione – assicura il sindaco Mirella Cerini – e richiederemo ufficialmente tutti i documenti e il progetto che non ci sono stati fatti pervenire dal Consiglio Superiore prima dell’Assemblea. In particolare, chiederemo i progetti tecnici relativi al nostro territorio e al raccordo a Y perché vogliamo capire se si intende demolire il sottopasso esistente e ridurlo al solo passaggio di bicilette. Noi chiediamo che venga mantenuto lo scatolare del sottopasso esistente a lato della stazione FNM il cui completamento permetterebbe finalmente un vero collegamento stradale tra la stazione di Castellanza e Busto Arsizio. Non abbiamo alcuna intenzione di accettare un progetto calato dall’alto che penalizza il nostro territorio».

Poca condivisione

L’Assemblea, alla quale erano presenti i rappresentanti dei Comuni interessati e per Castellanza c’era l’assessore ai Lavori Pubblici, Claudio Caldiroli, doveva tecnicamente valutare le osservazioni e le modifiche richieste nella precedente riunione di maggio. Ma i contenuti dell’incontro, le modalità della discussione e l’esito non hanno evidentemente soddisfatto gli amministratori castellanzesi che in una nota ufficiale spiegano:

Nella realtà la riunione si è dimostrata una semplice formalità. Sono state presentate delle slide del documento da approvare da parte dei membri della Commissione tecnica, che in conclusione, senza andare nel dettaglio, ha comunicato che le modifiche, richieste a Rfi e Italferr a maggio, erano state esaminate e venivano quindi approvate con delle minime riserve.

A quel punto si è aperto il dibattito, ma pochi e marginali sono stati gli interventi e le richieste da parte degli esperti presenti alla commissione. Sono intervenuti a questo punto gli amministratori locali. A rappresentare Castellanza c’era l’assessore ai Lavori pubblici Claudio Caldiroli che ha ribadito la nostra posizione contraria al raccordo a Y e ha chiesto alla Commissione di spiegare l’utilità del raccordo.

«Vogliamo vedere i numeri»

Caldiroli ha anche chiesto di conoscere i dati sui treni che lo utilizzerebbero visto anche l’avanzato stato di progettazione di un ulteriore collegamento ferroviario per Malpensa, la “bretella” da Gallarate al terminal di Malpensa, che è stata definita dall’assessore di Regione Lombardia Terzi “opera fondamentale per le olimpiadi del 2026. Inoltre «Abbiamo fatto presente che il limite strutturale evidente di questo costoso raccordo Y è stato anche recentemente confermato dall’amministratore di RFI Gentile».

Zero risposte

L’assessore Caldiroli ha poi ribadito che dal novembre 2013 in poi il Comune di Castellanza ha inviato al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici delibere di Consiglio Comunale, di Giunta, Risoluzioni, osservazioni sugli aspetti progettuali e richieste senza però avere mai avuto nessun riscontro.

Su posizione contrarie all’intervento anche il sindaco di Vanzago Guido Sangiovanni che ha contestato il progetto nei documenti conosciuti, le procedure poco chiare e il mancato coinvolgimento delle amministrazioni locali. «Dalla Commissione Tecnica però – continua la nota – non è arrivata nessuna risposta o chiarimento e si è passati alla votazione finale del documento che dà il via alle fasi successive del progetto. Un intervento del valore di oltre 800 milioni di euro.

Tutti i presenti hanno votato a favore, tranne i rappresentanti dei Comuni di Castellanza e Vanzago. Il Comune di Canegrate si è astenuto.

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