Il sindaco di Marnate sui centri estivi: «Ogni Comune ha fatto da sè. Peccato»

Marnate sindaco Elisabetta Galli

MARNATE – Ognuno alla fine ha scelto di andare per la propria strada. Nonostante le premesse di collaborazione e condivisione non sono inizialmente mancate. Già da qualche giorno giravano voci che qualcosa non si è incanalato nel verso auspicato da qualche sindaco durante gli incontri dei 7 Comuni della Valle Olona. E la conferma, seppur non certamente polemica, arriva da una lettera che il primo cittadino di Marnate ha scritto ai cittadini per mettere nero su bianco l’intera vicenda centri estivi. Non esente da critiche e polemiche.

L’obiettivo della lettera

Non è certo una partita facile da giocare quella dei centri estivi. E forse anche per questo il sindaco Galli ha deciso di scrivere ai genitori marnatesi per «raccontare come l’amministrazione si è attivata sul tema, affinché facciate le vostre considerazioni, valutazioni e critiche conoscendo i fatti. Credo che ciascuno di voi avrebbe avuto l’idea giusta per affrontare l’argomento meglio di quanto sia stato fatto. Vi assicuro però che è stato pensato e ragionato per il contemperamento di esigenze sociali differenti con le difficolta degli organizzatori e con le risorse disponibili. Accetto le critiche, ma non posso tollerare commenti fondati su una distorta ricostruzione dei fatti.

Tutti per uno, ma ognuno per sé

Uno dei passaggi più critici della lettera ai marnatesi è quello riferito al lavoro svolto dai sindaci dei 7 comuni valligiani al tavolo dell’Azienda di Valle. Dove il sindaco spiega: «Personalmente, nella convinzione che la collaborazione ed univocità di azione con i paesi confinanti accomunati da progetti e da partecipazione all’Azienda consorziata sia proficua ed efficace per raggiungere obiettivi che il singolo Comune fatica ad attuare da solo, ho lavorato per cercare una linea comune che consentisse a tutti i cittadini dell’Ambito di Valle di poter usufruire dei centri estivi presenti sul territorio dei sette comuni della Valle alle medesime condizioni. Questo ambizioso progetto non è andato in porto e ciascun Comune ha deciso le proprie strategie ed iniziative». Insomma a quel punto «i Comuni hanno ragionato e assunto decisioni ciascuno ritenendo di fare il meglio per i propri cittadini e tutti hanno assunto provvedimenti diversi dagli altri».

Insomma gli intenti sono andati un po’ a farsi benedire. Vuoi per i tempi stretti, vuoi per le diverse posizioni di Comuni che hanno concesso gli spazi rispetto ad altri che non l’hanno fatto, vuoi   per questioni di urna, sta di fatto che cucire tutte le esigenze e le vision non è stato possibile. E a quanto pare per Marnate, che aveva puntato sul percorso condiviso, ciò ha rappresentato una difficoltà in più rispetto alle tante da affrontare.

Direttive in ritardo

Non appena si e ventilata l’ipotesi di organizzare i centri estivi, ma ancor prima che si conoscessero le direttive e le famose linee guida, ci siamo mossi invitando a un tavolo di confronto le realtà che negli anni passati avevano organizzato attività per i ragazzi durante l’estate. Era il 6 maggio quando ci si è incontrati per la prima volta e si sono buttate idee sul tavolo. Un’idea ambiziosa era quella di mettere a disposizione tutti gli spazi con un progetto unico sui vari immobili, proprio per evitare che vi fossero disparità di costi, di rette, di modalità organizzative.

… L’amministrazione ha subito esternato la propria intenzione di assegnare i fondi che sarebbero stati stanziati per i centri estivi agli organizzatori per l’abbattimento delle rette ai cittadini. Il criterio era chiaro dall’inizio, purtroppo però non si conosceva l’entità dei fondi che sarebbero pervenuti da Stato ed altre realtà di cui il Comune di Marnate fa parte. L’aspetto economico si e concretizzato con numeri e somme disponibili solo alla meta del mese di giugno.

Non ci siamo risparmiati

E a fronte dell’unica certezza, ovvero che dal Comune sarebbero arrivati fondi, anche le realtà interessate a far partire un centro hanno «organizzato le proprie iniziative, stabilito le proprie tempistiche, determinato le proprie rette confidando in un contributo che le avrebbe ridotte per i cittadini il cui ammontare era ancora ignoto, e le offerte alla popolazione sono state tutte diverse una dall’altra».

Insomma, scrive il sindaco «Ciascuno ha avuto difficolta e disagi. Le famiglie hanno avuto da un lato la possibilità di scegliere tra diverse offerte, dall’altro l’incognita di conoscere l’esatto ammontare delle rette finali, ma nella certezza di contributi statali e comunali che sono poi stati adottati».

La nostra amministrazione ha lavorato davvero molto per valutare ogni soluzione possibile: da quella condivisa a quella individuale, alla fine il criterio adottato e stato quello di determinare una somma per ciascun bambino per ogni settimana di frequenza del centro estivo, sul territorio di Marnate o su uno dei sette Comuni della Valle, per it tempo pieno o per mezza giornata, assegnando le somme ai centri per la riduzione delle rette.

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