Il sindaco Radice alla Marcia della Pace: «Ripartiamo dalla cura delle comunità»

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LEGNANO – «Ripartiamo dalla cura: delle relazioni, delle nostre comunità, delle nostre città». Con questo spirito il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, ha partecipato oggi, domenica 10 ottobre, alla Marcia della Pace Perugia-Assisi (nella foto), manifestazione giunta a 60 anni dalla prima edizione. Con una delibera l’Amministrazione comunale ha accolto l’invito del Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti umani ad aderire al comitato promotore della Marcia della Pace e della Fraternità, riprendendo così un impegno cominciato con la giunta Centinaio e che vide la partecipazione dell’allora assessore alle Politiche sociali Gian Piero Colombo alle edizioni del 2014 e del 2016.

«No a indifferenza e disuguaglianze»

«Sono tante le ragioni per aderire alla Marcia – ha spiegato la scorsa settimana Radice – a cominciare dal motto scelto dagli organizzatori, l’“I care” di don Lorenzo Milani che, secondo la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, dovrebbe diventare il motto dell’Europa. Un concetto, quello della “cura”, caro anche a Papa Francesco, che nel messaggio dell’1 gennaio ha incoraggiato tutti a diventarne testimoni. Lavorare concretamente per la pace e, a tutti i livelli della cosa pubblica, impegnarsi per la coesione sociale, oggi, significa radicare una cultura che sostituisca la cura all’indifferenza, che sani le diseguaglianze e che si declini nell’attenzione verso le giovani generazioni, la scuola e l’educazione, le persone e l’ambiente, i diritti, e in particolare, quelli dell’infanzia e delle donne. Obiettivi che la nostra Amministrazione condivide e condizione per realizzare una vera comunità».

In una nota il Comune ha precisato che quella di Legnano è un’adesione morale alla Marcia: pertanto il sindaco ha pagato personalmente le spese per parteciparvi.

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