In mancanza di risorse, l’amministrazione di Samarate taglia sui fondi alle scuole

Il 24 settembre si è riunita la Commissione Istruzione. All’Ordine del Giorno il Piano di Diritto allo studio, documento che definisce fondi e servizi destinati agli Istituiti Scolastici da parte dell’Amministrazione Comunale e che dovrebbe essere in vigore già a inizio anno scolastico per poter garantire, tra l’altro, l’indispensabile supporto agli alunni più deboli e i servizi psicopedagogici, oltre che permettere la progettazione didattico- educativa.
Purtroppo in quella sede sono mancate le premesse per consentire un dibattito costruttivo: la documentazione in merito è stata distribuita ai Commissari, non solo in ritardo, ma anche in forma incompleta, mancando informazioni e cifre precise in merito a un piano che verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio Comunale il 30 Settembre e che , comunque, prevede un taglio di circa 39 mila euro rispetto all’anno precedente.
Non si tratta della solita lamentela delle opposizioni. La situazione è critica. Innanzitutto i fondi destinati ai progetti didattico-educativi, come evidenziato, sono decisamente inferiori non solo rispetto alle richieste avanzate dagli Istituti Scolastici, ma anche a quanto erogato l’anno precedente. Ed è ovvio che, qualora non venisse garantita la continuità progettuale, l’onere di sopperire a queste carenze ricadrà su genitori e Associazioni presenti sul territorio.
Richieste di chiarimento in merito , arrivate da più parti, non hanno ricevuto risposta.
Rispetto alle scelte politiche che hanno portato al taglio di queste voci, già esigue, né l’Assessore incaricato né il Sindaco, entrambi presenti in sala, hanno saputo dare spiegazione, se non motivandola con esigenze di pareggio di bilancio derivanti dalla precedente gestione, risposta di certo non soddisfacente rispetto alle necessità manifestate
dagli istituti scolastici.
Altro tema scottante: il ritardo nell’istituzione del bando di gara per l’assegnazione dei servizi di assistenza educativa scolastica. Ritardo che non ha permesso fino ad oggi ai bambini più fragili di ricevere l’adeguato supporto didattico, supporto che certificazioni comprovanti la disabilità devono garantire.
In sala erano presenti le rappresentanze degli Istituti scolastici e molti genitori, che restano comunque ignari delle cifre che verranno effettivamente destinate alla programmazione scolastica e ai servizi per l’anno scolastico già iniziato da 2 settimane.
Dalle voci dei genitori la conferma di un reiterato ritardo nell’assistenza educativa: non si tratta infatti solo di quest’anno, ma di “normali” lentezze nell’accesso ai bandi come quelle che si ripetono nella richiesta di fondi alla regione. La coperta è corta, lo sappiamo, ma proprio per questo occorre che si definiscano priorità nelle scelte e si anticipino i tempi per non arrivare, come da prassi consolidata, in ritardo e dover correre ai ripari.
Resta quindi un mistero quali siano le priorità di questa Amministrazione.

Di sicuro non la scuola, alla quale evidentemente non vengono dedicate le attenzioni e le risorse che un paese civile dovrebbe garantire. Probabilmente si potrebbero reperire le risorse necessarie ricorrendo a fondi destinati a voci a nostro avviso superflue, per esempio rinunciando ad assumere (e pagare per i prossimi 5 anni, ovviamente) una figura per lo staff del Sindaco. Se i tagli sono necessari, perché non cominciare da lì?
Crediamo che chi amministra debba:
– Preparare per tempo il piano diritto allo studio e fornire a tutti- scuole, consiglieri e commissari – i dati affinché sia approvato prima dell’inizio dell’anno scolastico.
– Preparare il bando per l’assistenza ai bambini più fragili durante l’estate, perché sia pronto e attivo col suono della prima campanella.
– Supportare la scuola con finanziamenti adeguati affinché i progetti siano di qualità.

Potrebbe sembrare buon senso e scontato quanto detto sopra, certo, ma visto che non corrisponde alla prassi nella nostra città, meglio ripetere concetti scontati una volta in più, così forse per il prossimo anno non saremo costretti a vedere la replica dello spettacolo a cui stiamo assistendo.

I gruppi consiliari
Progetto Democratico
Samarate Città Viva

scuola samarate diritto studio – MALPENSA24