Induno, festa e droga dello stupro. La vittima in aula: «Un sorso e ho perso il controllo»

INDUNO OLONA – «E’ bastato un sorso. Tutto ha iniziato immediatamente a girare. Ho perso il controllo e mi sono svegliata in ospedale senza più ricordare niente». Una festa a base di GBL, la droga dello stupro, una ragazzina di 17 anni che assaggia un cocktail dopo che il “bello del ballo”, per così dire, le spiega che così si rilasserà e che si ritrova in ospedale senza sapere come risvegliandosi dopo ore di stato comatoso. Nel frattempo gli uomini della Volante della Questura trovano la villa privata dove il party fatale era in corso e individuano anche “il bello del ballo” denunciandolo.

Il kit completo

I fatti risalgono al marzo 2019 e la droga dello stupro era arrivata con il moro palestrato dagli occhi blu giunto da Chiavenna fornito di tutto: in auto i poliziotti gli troveranno anche preservativi e telefonini, mentre a casa sono “spuntati” altri dieci litri di GBL. Gli agenti ascoltati oggi, giovedì 19 maggio, hanno riferito anche di un messaggio scambiato dall’imputato con il padrone di casa con il primo che rassicurava il secondo: «Porto il kit completo».

Cocktail corretto

Ed è stata proprio la ragazza a spiegare cosa le è accaduto dopo aver assaggiato un solo sorso del cocktail corretto. Vista appannata, la testa che gira, il controllo che salta sino a farle perdere i sensi. Quando le amiche chiamano i soccorsi 118 e polizia la trovano svenuta in un parcheggio multipiano. Si riprenderà solo ore dopo. Gli agenti alle amiche chiedono cosa sia accaduto e loro spiegano della festa. Quando i poliziotti sono arrivati nell’abitazione dove il party era ancora in corso hanno ricostruito l’intera vicenda. L’imputato che ha da subito ammesso le proprie responsabilità ha, nel frattempo, risarcito la vittima. Ha quindi tentato la via del patteggiamento (un anno e 8 mesi) che gli è però stato rigettato. Si torna in aula ad ottobre.

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