Insubria e Comune di Varese insieme per studiare scoiattoli rossi e stress da città

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VARESEScoiattoli rossi e stress da città. Difficile pensare a cosa possano avere in comune le due cose, eppure è proprio su questi elementi che si fonda il progetto dell’università dell’Insubria e del Comune di Varese. Studenti e ricercatori osserveranno la fauna urbana attraverso foto-trappole e altri sistemi di monitoraggio e faranno indagini sanitarie per valutarne qualità e stile di vita, in collaborazione con l’assessore all’Ambiente di Varese, Dino De Simone.

Selvati città

Con un focus sullo stress degli scoiattoli prende il via “SelvatiCittà: la fauna in ambiente urbano”, tema sempre più attuale che è al centro di una ricerca del Dipartimento di Scienze teoriche e applicate (Dista) dell’Università dell’Insubria in collaborazione con il Comune di Varese. «Un progetto di durata triennale affinché i cittadini possano conoscere e apprezzare il valore profondo della biodiversità, come ricchezza per un territorio che punta a diventare sempre più sostenibile», sottolinea l’assessore De Simone.

Proteggiamo la biodiversità

Il punto di partenza dello studio è la reazione della fauna alla trasformazione degli habitat e dei paesaggi a seguito dell’urbanizzazione, che ormai da secoli ha ridotto la diversità biologica. Le specie più esigenti da un punto di vista ecologico, come le aquile o le martore, sono distanti dalle città, mentre le specie più plastiche riescono ad adattarsi e sanno utilizzare a loro favore habitat frammentati, per esempio le aree verdi che si intervallano agli insediamenti umani.

Lo stress da città

In particolare SelvatiCittà analizzerà gli insediamenti stabili di scoiattoli rossi nella città di Varese, partendo dal dato di fatto «che la loro vita è senz’altro più stressata rispetto a quella dei “cugini” del Campo dei Fiori, perché se è vero che probabilmente hanno un minor carico parassitario e più cibo a disposizione, sono anche più infastiditi dal traffico e dalla presenza dell’uomo», spiega lo zoologo dell’Insubria Adriano Martinoli.

«Lo stress da città – continua Martinoli – può indurre cambiamenti nel comportamento, nella dieta, nel potenziale riproduttivo e nella sensibilità a infezioni e parassiti, arrivando a incidere anche sulla sopravvivenza. E, in ultima analisi, possono esserci conseguenze dirette sulla gestione delle specie nonché crearsi possibili conflittualità con le popolazioni umane». Questi fattori possono anche incidere notevolmente sulle percezioni della fauna da parte dell’opinione pubblica, modificando potenzialmente le future strategie di gestione e conservazione.

La ricerca ha dunque come obiettivo lo studio delle variazioni indotte sulle popolazioni urbane, anche attraverso la misurazione dei metaboliti dello stress attraverso indagini sanitarie, sugli scoiattoli dei parchi delle ville Mirabello, Mantegazza, Toeplitz e Baragiola, ma foto-trappole e sistemi di sistemi di monitoraggio saranno presenti anche in altre aree verdi, per iniziare un censimento delle specie e della numerosità della fauna urbana varesina.

A Varese coesistono uomo e fauna

«A Varese – sottolinea poi De Simone – possiamo osservare i gheppi che hanno nidificato sul Campanile del Bernascone, gli allocchi nel giardino del Palace Hotel, i ricci al Campus Bizzozero, sempre più frequentemente vi sono incursioni in città di cervi, cinghiali e caprioli, tra la fauna di medie grandi dimensioni. La nostra città, con i suoi parchi e giardini, spazi verdi che rappresentano delle isole importanti per molti animali. Siamo un esempio emblematico di coesistenza in itinere tra uomo e fauna».

Ricerca e biodiversità

A sostenere il progetto è anche il direttore del dipartimento, Mauro Ferrari: «I nostri ricercatori da molti anni utilizzano gli scoiattoli come specie modello per verificare la dipendenza delle specie boschive dalla produzione di alimento come castagne, faggiole o pinoli, fattori che influenzano la sopravvivenza delle popolazioni, studiando inoltre i fenomeni di dispersione e colonizzazione degli animali, così come i fattori di stress ambientale».

“SelvatiCittà: la fauna in ambiente urbano” coinvolge ricercatori e studenti dei corsi in Scienze dell’ambiente e natura e Scienze ambientali, del master Fauna HD, del corso di Storia e storie del mondo contemporaneo che si occupano di human dimension e del Centro di ricerca in Mass media e società: storia e critica dell’opinione pubblica: un lavoro coordinato affinché i dati scientifici possano essere non solo raccolti ma anche comunicati con efficacia.

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