Castellanza nega la pericolosità dell’hyphantria, l’insetto che un anno fa allarmò Somma

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CASTELLANZA – Negli ultimi giorni è apparsa più volte sulle piante, creando allarme a causa della somiglianza con la processionaria. Ma si tratta dell’hyphantria, insetto su cui il Comune di Castellanza, dopo diverse diverse segnalazioni, ha diffuso un comunicato per chiarirne l’assenza di pericolosità. Ma un anno fa un’invasione del lepidottero aveva allarmato Somma Lombardo e Arsago Seprio.

Non è pericolosa né per l’uomo né per gli animali

Come riporta il comunicato, l’hyphantria cunea è un lepidottero defogliatore, si nutre cioè di foglie e parti verdi delle piante. A prima vista la larva, che vive in gruppo ed è molto pelosa, può essere scambiata per quella della processionaria della quercia o del pino. In realtà è una specie di origine nordamericana, che si è insediata anche in Italia ormai da quarant’anni. A differenza della processionaria, spiegano dal Comune, «non è assolutamente pericolosa né per l’uomo, né per gli animali, perché non è dotata di peli urticanti e quindi non può causare alcun danno. I recenti attacchi dell’hyphantria sono probabilmente dovuti agli inverni caldi che, a causa dei cambiamenti climatici, hanno caratterizzato gli ultimi anni. Non saranno perciò necessari interventi specifici di lotta contro questo insetto, anche perché le presenze segnalate non sono massicce e non provocano la totale defogliazione della pianta».

L’invasione a Somma Lombardo e Arsago Seprio

L’anno scorso, l’hyphantria invase le zone di Somma Lombardo e Arsago Seprio. L’attacco aveva coinvolto lepidotteri sia ai primi stadi larvali che soggetti completamente sviluppati. Il fenomeno allarmò l’Ufficio Ecologia di entrambi i Comuni. Spiegò l’assessore di Arsago Fabio Montagnoli: «Le larve crescendo si disperdono sulla vegetazione e divorano ampie porzioni di chiome arboree fino a scheletrizzarle. A causa dell’aspetto repulsivo possono creare fastidi anche all’uomo quando, finita la fase di alimentazione, e alla ricerca di un riparo dove trascorrere l’inverno, possono trovare rifugio all’interno delle abitazioni. Ma, sebbene provvisti di setole appariscenti, questi insetti non sono urticanti. Per combatterne la diffusione possono essere utili l’asportazione e la bruciatura dei nidi, nonché l’utilizzo di piretroidi di sintesi, insetticidi e di piretrine naturali». L’hyphantria predilige aceri, salici e olmi e, nonostante il suo impatto appaia devastante, solitamente non pregiudica la sopravvivenza delle piante, neppure nei casi di defogliazione totale.

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