Una vita per l’Ippodromo di Varese: dopo 40 anni Eugenio Gervasini va in pensione

Eugenio Gervasini

VARESE – Da domani l’Ippodromo di Varese dovrà fare a meno di una delle sue colonne portanti: oggi, mercoledì 20 ottobre, è stato infatti l’ultimo giorno di attività alle Bettole per Eugenio Gervasini, che dopo 40 anni di onorato servizio si riposerà svolgendo la “professione” di nonno. «Ha dedicato tutta la sua vita all’Ippodromo, con esperienza, passione e forza», lo ricorda l’allenatore Bruno Grizzetti. E per Le Bettole ci sono novità in vista.

Una meritata pensione

Per Gervasini, classe 1944, la pensione è più che meritata: fino all’età di 77 anni non ha voluto lasciare il luogo che ama più di tutti, l’Ippodromo delle Bettole. Ma ora è giunto il momento dell’addio alle piste, e dopo l’ultima giornata di lavoro si dedicherà alla sua nuova professione: fare il nonno a tempo pieno. Negli ultimi 40 anni Gervasini si è occupato della gestione e della manutenzione della struttura. «Largo ai giovani e alle loro ambizioni», ha dichiarato il “contadino-inventore”. Così lo definì un quotidiano qualche anno fa, quando Gervasini presentò un macchinario rivoluzionario di propria realizzazione per la cura e la manutenzione della pista di sabbia. Uomo schivo, alfiere fedele della famiglia Borghi, ha ricevuto diverse proposte sia recentemente che in passato, ma non ha mai tradito la sua passione e il suo attaccamento per i colori della Varesina Corse Cavalli.

Eugenio Gervasini

Le Bettole oggi e domani

Ed è anche grazie al suo incessante impegno se l’impianto varesino è riconosciuto oggi come un’eccellenza dell’ippica a livello nazionale. L’Ippodromo di Varese ha avuto quest’anno l’onere e l’onore di ospitare, oltre alla propria stagione agonistica, anche le corse trasferite da Milano San Siro per tutto il mese di ottobre con una media di oltre 70 cavalli per riunione, 2 giorni a settimana. Un duro impegno che l’impianto ha supportato egregiamente proprio grazie alla qualità del fondo ed al terreno ben preparato che contraddistingue la pista varesina. E Le Bettole saranno presto oggetto di un’importante riqualificazione strutturale che implica la realizzazione di un nuovo anello in sabbia per favorire l’arrivo delle corse del trotto, trasformando così l’impianto in un centro ippico polifunzionale. I lavori inizieranno a dicembre e proseguiranno per tutto l’inverno per poter accogliere degnamente la prossima stagione sportiva.

Ippodromo Varese

Una carezza di uomo

A salutare Gervasini nel giorno della pensione è un altro grande protagonista delle Bettole, l’allenatore Bruno Grizzetti, che racconta un aneddoto che risale agli anni Ottanta. «Era il 1989, il primo anno che avevo la patente di allenatore. Ero un ragazzino timido e riverente. Un pomeriggio stavo correndo nella pista in erba e mi arriva incontro questo omone grosso e forte che sembrava un gladiatore romano. Mi ha ripreso perché gli stavo rovinando la pista, per cui aveva e ha sempre avuto un grande amore». Grizzetti ha trascorso tanti anni a fianco di Gervasini, e lo descrive come un instancabile professionista completamente votato al suo lavoro, dandone una definizione quasi poetica. «È una persona che è una carezza di uomo. Ha dedicato tutta la sua vita all’Ippodromo con un amore puro, lavorando 7 giorni su 7 e 365 giorni all’anno. Con la famiglia Gervasini e la famiglia Borghi questo Ippodromo è stato costruito sulla roccia ed è andato avanti nonostante il momento difficile dell’ippica».

Ippodromo Varese