Jerago, anziana aggredita e rapinata in casa: presi i Bonnie & Clyde del Varesotto

jerago rapina

JERAGO CON ORAGO – «Siamo come Bonnie e Clyde». Charliana Silva Castro, brasiliana di 32 anni, non ha esitato un istante a paragonare se stessa e il proprio compagno, Rachid Safaa, marocchino di 33 anni già colpito da decreto di espulsione, alla celebre coppia di amanti rapinatori. E di fatto è esattamente quello che sono: gli autori di una violenta rapina in villa ai danni di un’anziana di 79 anni messa a segno nella serata del 7 maggio scorso.

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Se ci denunci ti ammazziamo

Le modalità del colpo sono particolarmente odiose perché la brasiliana, per mettere a segno il colpo, non ha esitato a approfittare della fiducia che la vittima riponeva in lei, così come sottolineato dal numero 2 del comando provinciale varesino dell’Arma, il tenente colonnello Federico Ninni, e dal capitano Matteo Russo, comandante della compagnia carabinieri di Gallarate. Dalla prima mattinata di oggi, mercoledì 3 luglio, i Bonnie & Clyde nostrani sono in carcere: lui a Busto, lei a Como, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Busto su richiesta del pubblico ministero Stefania Brusa che ha coordinato l’inchiesta. Le accuse sono pesanti: rapina, estorsione e indebito utilizzo di carta di credito. «La vittima conosceva la rapinatrice – spiega Russo – In passato la donna era stata una sua affittuaria. E proprio con la scusa di consegnare alla settantasettenne degli affitti arretrati la malvivente è riuscita a farsi ricevere a casa dall’anziana». Solo che Silva Castro non si è presentata sola all’appuntamento. Con lei c’era il compagno per il colpo già preventivamente organizzato. La vittima era sola in casa: Safaa l’ha aggredita immediatamente strattonandola, spintonandola e buttandola a terra. «Ubbidisci o ti ammazziamo», hanno detto i due rapinatori alla donna.

Forse hanno già colpito in altre parti d’Italia

Che ha consegnato quello che aveva in casa: pochi monili preziosi e poco contante. In tutto un bottino da circa 800 euro di valore. La donna è stata costretta anche a consegnare il bancomat con il relativo pin. E mentre Silva Castro andava a prelevare, il compagno ha letteralmente tenuto sotto sequestro la settantanovenne. La brasiliana ha eseguito 4 prelievi da 250 euro ciascuno, il massimo consentito, facendo lievitare il bottino a 1.800 euro. A quel punto i due hanno lasciato libera la vittima portandosi via bancomat e cellulare e minacciandola ancora una volta: «Se dici cosa è successo torniamo e ti ammazziamo». La donna non si è lasciata intimorire e ha giustamente avuto fiducia nelle forze di polizia chiamando subito il 112. Raggiunta da una pattuglia dei carabinieri della stazione di Albizzate ha raccontato l’accaduto fornendo anche il nominativo della rapinatrice, prima di essere trasportata in ospedale dove, a causa dello shock subito, è rimasta ricoverata 3 giorni. E ha fatto bene: ha infatti evitato di essere vittima due volte.  Non paghi infatti i due, pochi giorni dopo il colpo, hanno contattato la settantasettenne chiedendo altri soldi: lei ha detto di non avere più nulla e i due hanno desistito. I carabinieri, intanto, aveva individuato la rapinatrice. Il compagno e complice, invece, era difficile da identificare e trovare. I militari hanno pazientemente seguito la rapinatrice sino a quando non hanno trovato il covo della coppia a Cerro Maggiore. E questa mattina sono scattate le manette. L’Arma ha diffuso le fotografie della coppia di malviventi: «Il fatto è così grave che non escludiamo possano aver già messo a segno colpi simili non in provincia di Varese, perché non ne risultano, ma magari in altre parti d’Italia. Se qualcuno dovesse riconoscerli ci contatti», conclude Russo.

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