Jerago Orago, la luce a Led in fondo all’iter della gara dell’illuminazione pubblica

JERAGO CON ORAGO – Sotto l’albero di Natale la “rivoluzione” dell’illuminazione pubblica: si è concluso il 22 dicembre scorso l’iter della gara per il project financing, la Simet subentra a Enel nella gestione dei 700 lampioni presenti sul territorio di Jerago con Orago per i prossimi vent’anni. In programma più di 600mila euro di investimenti per la sostituzione dei corpi illuminanti con le lampade a Led di nuova generazione, ma anche l’implementazione di 50 nuovi punti luce e tutta una serie di altri servizi “smart” e infrastrutture come le colonnine di ricarica per le auto elettriche, la videosorveglianza e l’illuminazione ad hoc della zona di atterraggio dell’elisoccorso. «Un investimento importante che si aggiunge al risparmio sulla “bolletta” energetica annuale» annuncia il sindaco di Jerago con Orago Emilio Aliverti, ricordando la sentenza favorevole del Tar, mai impugnata al Consiglio di Stato, contro il ricorso Enel, e rinfacciando alla minoranza di “Gente di Jerago con Orago” «la sconfitta ideologica» su questa vicenda.

La fine dell’iter

Lo scorso 22 dicembre si è concluso l’iter della gara di project financing per la nuova illuminazione pubblica di tutto il territorio comunale, che vedrà una nuova società, Simet Srl, sostituire l’ex monopolista Enel Sole, nella riqualificazione e gestione dell’intera rete di illuminazione pubblica. «Un progetto importante, di lungo respiro (20 anni)» lo sintetizza il sindaco Aliverti. Prevede 50 punti luce in più rispetto agli attuali 700, l’installazione di lampade a LED di ultima generazione con luce differenziata per i centri storici e le altre vie. E ancora, la sostituzione integrale della rete elettrica, nuovi pali e nuovi bracci, smart city con telecontrollo, videosorveglianza, illuminazione intelligente degli attraversamenti pedonali, colonnine per la ricarica delle auto elettriche e illuminazione specifica d’emergenza dell’area di atterraggio del’elisoccorso ad Orago. «Un investimento importante, superiore ai 600 mila euro – aggiunge il primo cittadino di Jerago con Orago – costerà alla comunità il solo canone annuale di consumo, ovvero 115 mila euro all’anno, con risparmi rispetto alla precedente convenzione con Enel Sole che, includendo gli investimenti (pochi) allora fatti, costava il 30% in più e garantendo tempi certi di intervento che nei casi più gravi sono ridotti a 1 ora al massimo».

La polemica politica

«Il 2020 si conclude con l’ennesima sconfitta ideologica del gruppo “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare” a trazione Fratelli d’Italia» il commento del sindaco Emilio Aliverti e dell’assessore ai lavori pubblici Giorgio Ginelli, che fanno riferimento alle polemiche sollevate in passato dal gruppo Gente di Jerago con Orago guidato da Salvatore Marino. «Naturalmente anche in questo caso, la posizione della minoranza Fratelli d’Italia si è distinta per la micragnosa polemica concentrata unicamente sul canone, senza considerare il valore qualitativo e di lungo respiro che un investimento così importante avrà per il territorio. Esattamente le stesse argomentazioni furono oggetto di ricorso al Tar da parte di Enel Sole, società evidentemente cara ai consiglieri di minoranza Marino, Panfili e Rabuffetti, nel 2018-2019. Presentando un investimento del 50% più basso rispetto a quello di Simet, e con un canone inferiore del solo 15%, pretendeva che fosse considerata più vantaggiosa e congrua tale offerta». Il ricorso non ha però fermato il piano: «Il TAR in modo assolutamente esplicito e chiaro, ci ha dato pienamente ragione ad aprile 2019, con una sentenza che non è stata oggetto di ricorso al Consiglio di Stato – precisa il sindaco di Jerago con Orago – sarà anche per questo motivo che la feroce polemica portata avanti da Marino e soci lo scorso anno si è sciolta come neve al sole e scomparsa totalmente dall’agenda e dalle loro periodiche lagnanze, senza nemmeno essere citata nel papello natalizio».

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