La carica dei 1200 studenti al cinema a Busto. La vera ricchezza del BAFF

Paolo Castelli ed Elisabetta Bonfanti con Giorgio Tirabassi alla proiezione di "Freaks Out"

BUSTO ARSIZIO – Sono le proiezioni per le scuole la vera ricchezza (da non disperdere) del B.A. Film Festival. Sono stati oltre 1200 i ragazzi di sei tra licei ed istituti tecnici che hanno passato una mattinata al cinema nelle sale di Busto Arsizio. E se i numeri risentono in parte del Covid e in parte del doppio appuntamento con il Baff nello stesso anno scolastico, la rassegna Made in Italy Scuole rimane un investimento importante sul pubblico di domani. Stamattina, 8 aprile, al Lux di Sacconago l’ultimo appuntamento del ciclo con una pellicola che è un pezzo di storia del cinema italiano, “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini, una scelta che hai inorgoglito molto presidente di B.A. Film Factory Alessandro Munari. In sala con più di 100 studenti c’erano don Davide Milani e il produttore Maurizio Tedesco.

I numeri

Più di 1200 studenti al cinema per le cinque proiezioni del mattino, di cui quasi 500 solo per “Freaks Out”, con la star Giorgio Tirabassi in sala. Tutti ragazzi delle scuole superiori della città, i licei Crespi e Candiani e gli istituti Verri, Siai Marchetti, Olga Fiorini ed Enaip. «Una grande risposta da parte delle scuole, se consideriamo che l’edizione 2021 si è tenuta in autunno e c’è stata una doppia uscita nello stesso anno scolastico – sottolinea Elisabetta Bonfanti, coordinatrice della rassegna Made in Italy-Scuole – noi proponiamo la rosa dei film agli istituti, con una scheda per preparare la proiezione, e loro scelgono quali proporre ai loro studenti, che poi a scuola dibatteranno su quello che hanno visto». Ad esempio, il Verri ha portato 160 ragazzi per “L’apprendistato“, che racconta una vicenda che si svolge all’interno di una scuola alberghiera. I ragazzi sono anche protagonisti attivi: in sala viene consegnata loro una scheda di valutazione, in base alla quale decreteranno il film vincitore della rassegna, che verrà premiato nel corso della serata finale di domani, 9 aprile, al teatro Sociale. A introdurre le proiezioni e il dibattito c’è una squadra formata dagli “storici” Celeste Colombo e Paolo Castelli, a cui quest’anno si è aggiunto anche Marco Longo, docente Icma, così come Vittorio Rifranti che ha condotto l’ultimo dibattito al Lux.

L’ultima proiezione

Stamattina, 8 aprile, al cinema Lux di Sacconago l’ultima proiezione del ciclo Made in Italy-Scuole è stata anche la più complessa, “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini in occasione del centenario dalla nascita del grande intellettuale. In sala ad introdurre il film don Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, e per il dibattito conclusivo Maurizio Tedesco, produttore che ha iniziato la sua carriera nel cinema proprio lavorando come montatore con Pasolini. «In “Vangelo” e poi in “Uccellacci e Uccellini” e “Le Streghe” – racconta Tedesco – trovarmi coinvolto in un film come questo mi ha cambiato la vita. Quando scoprii Pasolini fu una rivoluzione. Per quello che è stato Pasolini, in quegli anni difficili di repressione culturale, fare un film su Gesù Cristo è stata una grande vittoria. Vivere tutti i giorni con lui in moviola è stata un’esperienza, e una gioia».

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