La nuova giunta regionale nel segno dell’entusiasmo. E delle delusioni

La giunta Fontana: assessori e sottosegretari

MILANO – Entusiasmo. È la cifra dominante a Palazzo Lombardia alla presentazione del nuovo esecutivo regionale, questa mattina 10 marzo. Un clima che esorcizza, probabilmente cancella, le tensioni della vigilia durante gli incontri ufficiali e i mille conciliaboli ufficiosi per la suddivisione dei posti in giunta, la distribuzione delle deleghe e, naturalmente, l’indicazione degli assessori. Tutto facile? Tutto scontato? Neanche per sogno, tra i partiti del centrodestra e dentro i partiti. Tant’è che, a pochi minuti dall’inizio della conferenza stampa condotta dal presidente Attilio Fontana, c’erano ancora alcune caselle da riempire, come se queste settimane di confronto non fossero state sufficienti per definire la squadra che amministrerà la Regione per i prossimi cinque anni.

Un esempio? Fino all’ultimo non è stato possibile conoscere chi, in Fratelli d’Italia, si occupasse della Cultura, un settore soltanto all’apparenza marginale anche se, a un certo punto, si è tentato di defraudarlo dell’autonomia per accorparlo all’Istruzione. Alla fine si è deciso di affidarlo alla gallaratese Francesca Caruso, neo eletta catapultata nella sala di comando con un compito tutt’altro che marginale. Scelta tutta dei “fratelli” che hanno così risolto sul fil di lana i disaccordi interni. Il suo ingresso in giunta apre le porte in consiglio regionale a Luigi Zocchi (primo dei non eletti in Fratelli d’Italia a Varese).

Caruso dentro, Cattaneo deluso

Caruso non è l’unica sorpresa di una giunta che – parole del presidente  – “nasce all’insegna dell’unità e della concordia”. Per quanto riguarda il Varesotto rimane fuori Giacomo Cosentino, regista della vincente Lista Fontana, che ha fatto una scelta strategica in funzione della gestione del suo gruppo nell’assemblea del Pirellone. Per premiare così il collegio di Brescia “dove gli amici ci hanno sempre messo la faccia”. Invece di Cosentino entra, appunto, il bresciano Giorgio Maione al quale è stata affidata la delega all’Agricoltura. E, sempre per quanto riguarda la provincia di Varese, rimane in pista Raffaele Cattaneo, seppure declassato da assessore (nel precedente mandato si occupava dell’Ambiente) al rango di sottosegretario, ma con una delega di prestigio, i rapporti internazionali. Cattaneo richiesto di nuovo e con forza in giunta da Noi con l’Italia, ma “pagato” con il sottosegretariato per non rompere gli equilibri tra i gruppi maggiori.

Che i partiti abbiano sudato le proverbiali sette camicie per definire gli incarichi è confermato da più di una fonte. Lotte pesanti in Forza Italia, si dice. Braccio di ferro in Fratelli d’Italia per l’indicazione del vice presidente. L’ha spuntata Marco Alparone su Romano La Russa, il primo si occuperà anche del Bilancio, il secondo della sua materia preferita: la Sicurezza. Bilancio tolto dalle mani della Lega, con l’esclusione di un pezzo da novanta del Carroccio lombardo: Davide Caparini, che la scorsa volta gestiva di fatto i leghisti in giunta.

Esordio con fibrillazioni a Palazzo Lombardia

Tensioni, dicevamo. Delusione più o meno concente per alcuni, come sempre accade in questi frangenti. Non a caso questa mattina erano presenti a Palazzo tutti gli stati maggiore del centrodestra: Daniela Santanché per Fratelli d’Italia, Fabrizio Cecchetti per la Lega, Licia Ronzulli per Forza Italia, Alessandro Colucci per Noi con l’Italia e, manco a dirlo, Giacomo Cosentino per la Lista Fontana. Una presenza, la loro, che avalla l’accordo politico che sostiene il varo della giunta. Gli dà sostanza e, fino a prova contraria, certifica l’intesa. Che non è soltanto di facciata, a detta dei colonnelli del centrodestra. Vero? La controprova si avrà soltanto con l’operatività di un esecutivo indicato senza se e senza ma dalle urne del febbraio scorso e che si avvia a governa la regione “locomotiva d’Italia” con la consapevolezza che sullo sfondo dell’entusiasmo odierno ci sono i tanti, pesanti problemi ancora aperti. Per risolvere i quali, più che l’entusiasmo, occorre impegno e competenza. Tutti competenti i nuovi assessori? Compriamo sulla fiducia.

Gli assessori e i sottosegretari

Fratelli d’Italia

Marco Alparone (Vice presidente), Bilancio e Finanze; Romano La Russa, Sicurezza e Protezione civile; Francesca Caruso, Cultura; Paolo Franco, Casa e Housing sociale; Barbara Mazzali, Turismo, Moda e Marketing Territoriale; Franco Lucente, Trasporti e Mobilità sostenibile; Alessandro Beduschi, Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste.

Lega

Elena Lucchini, Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità; Claudi Maria Terzi, Infrastrutture e Opere pubbliche; Massimo Sertori, Enti locali, Montagna; Guido Guidesi, Sviluppo Economico; Alessandro Fermi, Università, Ricerca e Innovazione.

Forza Italia

Simona Tironi, Istruzione, Formazione e Lavoro; Gianluca Comazzi, Territorio e Sistemi verdi.

Lombardia Ideale

Giorgio Maione, Ambiente e clima; Guido Bertolaso (assessore tecnico), Welfare, Sanità.

Sottosegretari

Raffaele Cattaneo (Noi Moderati), Relazioni internazionali ed europee; Ruggero Invernizzi (Forza Italia), Controlli, Patrimonio e Digitalizzazione; Lara Magoni (Fratelli d’Italia), Sport e Giovani; Mauro Piazza (Lega), Autonomia e Rapporti con il consiglio

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