di Patrizia Magnani
(Dottoressa della Fondazione Iseni y Nervi Città della Salute)
INGREDIENTI:
- 60 g di noodles (del tipo preferito)
- 2 zucchine di piccole dimensioni
- 2 carote di piccole dimensioni
- 6 funghi champignon di piccole dimensioni
- Un pugno di anacardi
- 2-3 cucchiai di salsa di soia
- 1 spicchio d’aglio
- Olio EVO
PROCEDIMENTO:
Lava le verdure e mondale. Pulisci le zucchine eliminando le estremità e tagliale a bastoncini. Lava le carote e sbucciale con un pelapatate poi tagliale a bastoncini. Elimina dai funghi le estremità sporche di terra e lavali eliminando tutta la terra dalla superficie grattando leggermente con uno spazzolino poi affettali. In un tegame fai scaldare 2-3 cucchiai di olio EVO con lo spicchio d’aglio. Quando questo avrà preso un leggero colore eliminalo e aggiungi le verdure. Falle rosolare a fiamma vivace per 8-10 minuti, fino a che non saranno cotte ma ancora sode. Unisci gli anacardi e falli tostare leggermente poi sfuma con la salsa di soia.
Mentre cuoci le verdure, fai bollire una pentola di acqua e cuoci i noodle per il tempo indicato in confezione (i più sottili cuociono 2-3 minuti mentre i formati più spessi, come gli udon o le tagliatelle di riso, possono impiegare fino a 10 minuti) e poi scolali e falli saltare a fiamma vivace nel tegame delle verdure per qualche secondo, fino a che non si saranno insaporiti. Servili subito.
PROPRIETA’ BENEFICHE:
I noodles sono stati creati in Cina più di 4.000 anni fa e grazie a viaggi, migrazioni e commercio si sono poi diffusi anche in altre nazioni, come Corea, Tailandia, Filippine e, ovviamente, Giappone. Si producono con un impasto di farina di qualunque tipo a cui si aggiunge acqua ed eventualmente uova e con cui si creano dei fili di pasta di spessore variabile a seconda delle tradizioni locali.
La differenza tra la nostra pasta e i noodles è che la pasta è fatta di farina di grano duro e viene trafilata, mentre i noodles non utilizzano farina di grano duro e vengono tagliati direttamente dalla sfoglia di pasta con poca umidità.
Per quanto riguarda i noodles giapponesi, si dividono innanzitutto in integrali e non. Questa differenziazione risale al momento in cui i noodles arrivarono in Giappone, nel IX secolo: in Cina esistevano infatti solo noodles integrali.
I principali tipi di noodles giapponesi sono i Soba (di grano saraceno, fini, di colore marrone, si possono servire caldi o freddi), gli Udon (di farina di grano, fini, da mangiare caldi o freddi), i Somen (molto sottili, presentati solitamente freddi), i Ramen (di tipo cinese, gialli per l’uovo utilizzato, più solidi e corposi) e gli Shirataki (sono i più fini, caratterizzati dalla loro leggerezza anche in termini nutrizionali).
Noodles verdure anacardi – MALPENSA24.it