SOMMA LOMBARDO – Il suo ultimo libro, “Una strega a Somma Lombardo”, diventò lo scorso anno un piccolo fenomeno letterario nella Città dei Tre Leoni, un regalo molto apprezzato soprattutto durante le feste natalizie. Ora Cesarina Briante ci riprova con una nuova pubblicazione: è “La strega del Verbano”, diario di una nobildonna in terra lombarda.
Dalla Provenza alle Isole Borromee
«Il libro – spiega l’autrice – racconta del viaggio di una giovane nobildonna francese dalle terre della Provenza verso le Isole Borromee per contrarre matrimonio, combinato dalla famiglia, con un uomo molto più anziano. Sono descritti alcuni territori percorsi durante l’itinerario tra la Liguria, il Piemonte e la Lombardia e non manca una tappa a Somma Lombardo. Ho cercato di tracciare anche un’immagine, la più realistica possibile, del borgo di Somma e dei luoghi citati, nonché delle tradizioni così com’erano nel diciottesimo secolo, periodo in cui si svolge la vicenda». Briante – lei stessa si definisce una strega del Ventunesimo secolo che vive all’ombra del Castello Visconti di San Vito – fa compiere alla sua protagonista, Jenny, un cammino di conoscenza. «Scoprirà, attraverso esperienze straordinarie, il valore dell’anima nelle sue sfumature più profonde e dell’essere donna».
Tra storia e fantasia
I fatti, i personaggi e la vita del 1700 sono frutto di ricerca sia sui testi sia con visite nei luoghi stessi che Briante racconta con dovizia di particolari. Appassionata di storia, antropologia, culture antiche, astrologia e pratiche divinatorie, l’autrice ha completato il libro con piccole curiosità, ricette della vita, immagini e fotografie personali, tra cui quelle dei dipinti eseguiti da sua madre su terracotta in rilievo. A differenza degli ultimi due suoi libri, editi da Macchione, questa volta Briante ha deciso di autoprodursi. «Un modo – dice – per verificare il mio percorso nello scrivere, ciò che ho appreso dalle mie precedenti esperienze. Il libro è possibile averlo solo direttamente da me, partecipando alle mie presentazioni oppure nei mercatini della provincia a cui parteciperò».