Busto loves monuments: Palazzo Cicogna senza segreti con la guida multimediale

busto loves monuments

BUSTO ARSIZIO – «Cultura è saper vivere il sapere». Si può partire da qui. Da questo breve ma significativo passaggio, fatto dall’assessore Manuela Maffioli, all’interno di un più articolato intervento, per spiegare l’interessante progetto presentato questa mattina a Palazzo Cicogna e che ha visto la collaborazione di una serie di realtà scolastiche e culturali bustocche, ma soprattutto di giovanissimi studenti. Iniziativa patrocinata dall’amministrazione comunale.

Cultura reale, virtuale… multimediale

La grande sfida, che vede coinvolta anche la Famiglia Bustocca, si chiama Busto loves monuments. E il progetto didattico, declinato dai ragazzi dalle classi terze delle scuole Bellotti dell’istituto comprensivo Bertacchi, “guidati” da alcuni “colleghi” più grandi dell’Ite Tosi, ha prodotto un supporto multimediale che permetterà di fruire del patrimonio artistico di Palazzo Cicogna mixando una visita reale con un tour virtuale. «Busto ama i monumenti e in particolare quelli della città – ha spiegato Maffioli – Ma questo è molto di più di un atto d’amore nei confronti del nostro patrimonio culturale. E’ un progetto didattico, che ha messo in gioco i nostri giovani studenti, ma anche un modo per far vivere emozioni e promuovere i tesori artistici di Palazzo Cicogna, una delle case cittadine della cultura anche oltre i confini della città».

Già, perché grazie a questa nuova guida multimediale, composta da oltre 300 hotspot, 250 tra immagini e didascalie, ora le opere d’arte e Palazzo Cicogna non hanno più segreti per i visitatori. Non solo. La possibilità di stare davanti a un quadro per contemplarne la sua bellezza e al contempo cambiare dimensione e passare da quella reale a quella virtuale per vivere un’esperienza ancor più immersiva, sarà motivo in più per dedicare una visita a questo scrigno d’arte e storia a due passi dal centro storico.

Reale e virtuale

C’era moltissima gente questa mattina nella sala don Rossi per assistere alla presentazione del progetto e vivere in anteprima la possibilità di fare una doppia visita, reale e virtuale, di Palazzo Cicogna, uno dei luoghi che l’assessore Manuela Maffioli ama definire «una casa della cultura». E l’attesa non è stata delusa. Grazie al grande lavoro portato avanti dai ragazzi di terza media delle Bellotti dell’Istituto comprensivo Bertocchi.

Oltre agli assessori ala Cultura Maffioli e all’Istruzione Gigi Farioli, al dirigente scolastico delle Bertacchi Laura Ceresa, alla collega dell’Ite Tosi Nadia Cattaneo, al Regiù della Famiglia Bustocca, all’Animatore digitale delle Bertacchi Michela Marcellino e ai ragazzi protagonisti di questo percorso didattico, c’erano anche molti genitori e cittadini. Tutti curiosi di vivere le emozioni che possono regalare le opere d’arte da vivo e, potere della tecnologia, anche attraverso gli ultramoderni device quali monitor touch, smartphone o tablet. Insomma un museo reale e al contempo virtuale per cogliere tutto il significato, anche il dettaglio più piccolo, del bello che si ha portata di mano.

busto loves monuments

La forza di fare rete

I ringraziamenti, davvero tanti, rivolti dalla preside delle Bertacchi a tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione del progetto hanno subito dato la sensazione della dimensione del lavoro svolto. Peculiarità, quella di aver operato in rete, sottolineata anche dall’assessore all’Istruzione Gigi Farioli: «Un progetto innovativo e virtuale, ma anche molto concreto, poiché il risultato del lavoro è la dimostrazione di come si possa dare vita a una rete partendo da storia, arte e cultura per fare comunità».

Già pronta la nuova sfida

Il supporto multimediale dedicato a Palazzo Cicogna si potrà trovare sul sito istituzionale del Comune, nella sezione dedicata alle Civiche Raccolte di Palazzo Cicogna e all’indirizzo www.digiart.info. Ma la promessa fatta questa mattina e subito raccolta dall’assessore Maffioli, è quella di non “fermarsi” a piazza Vittorio Emanuele. Del resto Busto, anche in fatto di cultura, sa offrire molto. L’Aula 3.0, ovvero il laboratorio multimediale delle Bertacchi, è già pronta per realizzare una seconda guida. Gli studenti, che quest’anno frequenteranno le classi terze, sveleranno tutti segreti e racconteranno un’altro pezzo di storia dell’arte e del lavoro di Busto: il Museo del Tessile.  Anche questo caso, come avvenuto per Palazzo Cicogna, attraverso un lavoro di ricerca, immagini nelle quali “poter entrare dentro”, creazione delle didascalie e multimedialità.

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