Nella Lega di Olgiate c’è chi vorrebbe un centrodestra con Paese da vivere

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OLGIATE OLONA – Sul fatto di ricreare il centrodestra in vista delle prossime elezioni sono tutti d’accordo. E’ sul come e con chi che ci sono dubbi e visioni differenti. Già perché tra i vari  partiti, ma anche tra i singoli esponenti, ci sono alle spalle ruggini, attriti, fratture o semplicemente visioni differenti, non semplici da ricomporre.

Si tenga conto, infatti, che il centrodestra, da che esiste questa coalizione, di fatto non si è mai presentato completamente unita nella storia elettorale del paese. E anche Paese da Vivere, realtà che per anni è stata punto di riferimento principale per tutti tranne che per la Lega e che alle ultime elezioni ha presentato tra le sue fila anche persone vicine al Carroccio, lungo il cammino si è spaccato.

Insomma ricucire non sarà semplice per via degli attriti personali e delle differenti visioni. E chi è chiamato a farlo, Chicco Vettori per Forza Italia e, qualora verrà confermata la sua candidatura a sindaco,  Andrea Gambini per la Lega avranno un compito difficile, delicato e dovranno lavorare con grande diplomazia. Nessuno dei due potrà esimersi dall’ascoltare le varie posizioni all’interno dei propri schieramenti prima di prendere decisioni. Il rischio, infatti, è quello di trasformare le crepe in solchi ancor più grandi.

E tra le varie posizioni ad esempio, in casa lega, c’è anche quella di alcuni esponenti storici del Carroccio, i quali pensano che si debba certamente lavorare per riunire il centrodestra ma, dicono, che il punto di partenza dovrebbe essere Paese da Vivere. Il loro ragionamento, sulla carta non fa una piega: “Paese da vivere nasce come lista civica di centrodestra e anche ora, dopo la frattura, ha tra le sue fila persone vicine alla Lega. Recuperare i principi originari di questa esperienza politica ed evitare che diventi pura espressione del centrosinistra è il compito che dovrebbe avere la Lega. Una Lega molto forte in questo momento e che può e deve fare sentire il suo peso in termini di rappresentanza, ma anche di decisioni lungo questo percorso”. Insomma, prima di imboccare una strada, ovvero quella che porta al gruppo che fa capo all’ex sindaco Giorgio Volpi, bisognerebbe tentare di percorrere altre soluzioni.

Però non bisogna dimenticare che d’altro canto anche in altri gruppi ci sono esponenti di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che a loro volta, alle ultime elezioni non hanno condiviso la scelta di Volpi (Forza Italia) e di chi fa riferimento a lui, di sostenere il sindaco Montano. E che, alla luce di quanto successo, forse avevano visto giusto.

Insomma una matassa davvero complicata da sbrogliare che però ha un capo: provare a mettere insieme un’alleanza di centrodestra. Ora non resta che vedere quale sarà la coda, ovvero come andrà a finire e come si comporrà la geografia politica al momento di andare alle urne. E se questa volta, la prima, il centrodestra riuscirà a mettere tutte le anime sotto lo stesso tetto.

 

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