La Lega rilancia subito: l’assessore all’Urbanistica sarà Giorgio Mariani

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BUSTO ARSIZIO – E’ Giorgio Mariani il nome che mette sul tavolo la Lega per l’Urbanistica. Dopo la rinuncia di Alessandro Albani, il Carroccio ha impiegato meno di 24 ore per trovare l’assessore all’Urbanistica. O meglio per proporre l’uomo che entrerà in giunta al posto di Isabella Tovaglieri. Resta al palo Ivo Azzimonti, che era l’altro candidato in lista, sponsorizzato, dicono i ben informati, da Isabella Tovaglieri e dallo stesso sindaco Emanuele Antonelli.

Chi è Giorgio Mariani

Giorgio Mariani attualmente lavora in Sea, nell’ambito della Direzione Sicurezza Aeroportuale, Protezione del patrimonio aziendale. Ma è un leghista della prima ora: la sua tessera di partito da socio sostenitore risale alla Lega Lombarda ed è del 1989. Al momento è consigliere comunale a Vizzola Ticino, ruolo compatibile con quello di assessore a Busto. E in passato è stato vicepresidente dell’Iacp di Busto Arsizio, vicepresidente di Aler Varese e assessore all’Urbanistica al Comune di Uboldo. Giorgio Mariani è laureato in architettura con indirizzo urbanistico.

Un’ultima curiosità: Mariani, insieme ad altri due consulenti e con l’ingegner Besozzi e l’architetto Cerutti, ha lavorato alla stesura del primo piano delle Nord. Che ora, da assessore, si ritroverà sulla scrivania completamente cambiato rispetto a quasi vent’anni fa.

I nomi sul tavolo

Dei nomi che per tutto il pomeriggio hanno rimbalzato negli ambienti leghisti quello di Mariani è l’unico rimasto certo. In un primo momento, infatti, ha iniziato a circolare la voce che il ballottaggio fosse con l’ex consigliere leghista Marco Albertini. In realtà il secondo nome in corsa, ma sbucato solo nel pomeriggio, è stato quello dell’ex assessore Ivo Azzimonti.

E tra i due in lizza, la sezione, che ha votato in una chat leghista, ha deciso di puntare su Mariani e quanto pare in maniera piuttosto decisa e compatta. Insomma Azzimonti, sul quale il sindaco Antonelli sotto sotto puntava, resta tra le fila del Carroccio in consiglio comunale.

A questo punto e verrà sottoposto al sindaco il quale potrà così sciogliere tutte le riserve e chiudere la crisi. L’unico dubbio che resta, salvo altre sorprese, è quando il primo cittadino assegnerà ufficialmente gli incarichi con il decreto di nomina.

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