Fagnano, tira aria di sfiducia all’assessore Bossi. A settembre la resa dei conti

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FAGNANO OLONA – Il caso Bossi è sul tavolo della maggioranza. Ma se ne riparlerà a settembre. Quella che regna al Castello è una pace dettata dal periodo vacanziero. Ma la questione dell’assessore alla Cultura è una bomba a orologeria pronta a esplodere.

Ci si vede a settembre

Si dice che a una delle ultime riunioni di maggioranza, prima di partire per le vacanze, il sindaco Elena Catelli non si stata tenera e, senza entrare nei dettagli, abbia annunciato ai suoi di voler mettere mano alla squadra di governo il prima possibile e subito dopo il rientro dalle ferie. Il primo cittadino, dicono fonti insider, non è entrata nei dettagli, non ha scoperto le carte e neppure detto quale siano le sue intenzioni. Ma pare che nel mirino ci sia proprio l’assessore Fausto Bossi. E non solo.

Il casus belli

I ben informati raccontano di un malcontento che inizia a serpeggiare nei confronti dell’assessore leghista, un po’ troppo invasivo. E che pare essere cresciuto dopo l’episodio della mancata visita al Castellazzo. In quell’occasione, infatti, il gruppo di fagnanesi partecipanti all’iniziativa culturale promossa propria da Bossi, non potendo entrare a visitare l’edificio privato, è stato accompagnato proprio dall’assessore “Cicerone” sulla torretta del Castello di Fagnano, il cui accesso però è vietato al pubblico per questioni di sicurezza. Insomma una leggerezza che ora potrebbe costare cara. Anche per via del fatto che più di un assessore ha già sottolineato l’ingerenza di Bossi in questioni che, a livello di deleghe, non gli competono.

Arriva la sfiducia?

Sul piede di guerra ci sono anche le minoranze, che in queste settimane stanno valutando l’ipotesi di presentare, in occasione del consiglio di settembre, una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore alla Cultura. Ma potrebbe anche essere che il sindaco Catelli giochi d’anticipo e al rientro di tutta la squadra dalle ferie, metta in atto un rimpasto di deleghe ridimensionando il raggio d’azione proprio Bossi.

Il problema politico

La questione è rimasta fino a questo momento sotto traccia, poiché proprio Bossi ricopre un doppio ruolo: al Castello è assessore, ma nella Lega di Fagnano Olona è il segretario cittadino. Ovvero colui che ha guidato tutte le trattative politiche prima delle elezioni. Trattative che hanno registrato molte turbolenze, non solo tra la Lega e gli alleati, ma anche all’interno della sezione leghista. Dove non mancano, anzi crescono, seppur in maniera silenziosa, le perplessità sulla conduzione del Carroccio fagnanese, dovute anche ad alcune scelte in fase di costruzione della lista.

Posizione delicata

Il sindaco Catelli non è certo in una posizione semplice, ma pare decisa a non vivacchiare e a prendere decisioni al fine di rafforzare una squadra di governo. Che in questo primissimo scorcio di mandato ha mostrato più di un lato debole. Del resto al sindaco, e l’ha già dimostrato, non manca certo la capacità di decidere. E se così sarà, oltre a Bossi potrebbe venir messo in discussione anche qualche altro elemento della giunta. Insomma settembre sarà un mese importante per il futuro dell’amministrazione.

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