LEGNANO – «Che cosa vorresti nell’ex liceo di via Verri?». È la domanda al centro del questionario rivolto ai giovani per raccogliere idee, proposte e necessità al fine di orientare la progettazione partecipata delle attività e delle iniziative che si terranno nell’ex istituto di Legnano (nella foto). La trasformazione dell’immobile, di proprietà comunale e da anni in disuso, in “Community hub” è uno dei punti qualificanti della strategia di rigenerazione urbana “La scuola si fa città” per cui il Comune sta approntando i progetti di fattibilità tecnico-economica da presentare a Regione Lombardia.
Il Community hub sarà pensato per tutti giovani, anche quelli che arrivano a Legnano dalle città vicine per frequentare le scuole superiori. La rilevazione cercherà di comprendere, attraverso alcune domande, le reali necessità di questi utenti per attivare servizi inclusivi e, al contempo, sostenibili quali mensa/ristorazione, spazi studio, spazi co-working, laboratori digitali, fab-lab, startup…
Maffei: «Partecipazione e rigenerazione»
«Il Community hub – spiega Ilaria Maffei, assessore alla “comunità inclusiva” – sarà uno spazio per i nostri giovani e per questo è fondamentale coinvolgerli da subito. Nell’impegno della nostra amministrazione a fare di Legnano una città dei giovani, il Community hub rappresenta un punto qualificante per il ruolo da protagonisti, e non da semplici fruitori, che ragazze e ragazzi vi giocheranno: da qui l’importanza di ascoltare i diretti interessati. Inoltre è un esempio di rigenerazione urbana, che coinvolge tanto l’aspetto materiale della città come le persone che la vivono: non si recupererà soltanto un bene pubblico da tempo non più utilizzato, ma questo diventerà anche un luogo vivo di comunità in cui i nostri giovani potranno fare attività, trovare servizi, trascorrere con i coetanei il tempo libero».
Investiti 4 milioni di euro
Il quadro economico che riguarda il Community hub prevede risorse in azioni materiali (efficientamento energetico, ristrutturazione, acquisto arredi e attrezzature) per 3.750.000 euro e altri 247.000 euro in azioni immateriali (coinvolgimento dei giovani, fase di ascolto, coprogettazione e conduzione di un percorso per la gestione aperto ai giovani e alle associazioni).
Questionario on line
Il questionario permetterà di rilevare tempi, modalità di utilizzo e luoghi del tempo libero dei giovani, oltre a possibili attività/iniziative che i giovani preferirebbero; sarà sottoposto on line a ragazzi e ragazze tra i 14 e i 28 anni che frequentano il territorio, studenti/studentesse e non, tramite scansione di un codice QR collegato a un modulo Google. La compilazione sarà assistita da operatrici, principalmente volontarie del servizio civile.
Il questionario sarà proposto a un campione di giovani in diversi contesti, ad esempio davanti o all’interno delle scuole, durante eventi culturali, in biblioteca e nei centri di aggregazione, oratori o presso i luoghi di abituale ritrovo. Prossimamente ne sarà proposto un altro ad associazioni ed enti che sono più in rapporto con i giovani, per capire quali attività immaginano al “Pietro Verri” e conoscere loro eventuali proposte.
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