Maxi giro di coca a Legnano: a processo il Mulo, il Padrino e il Boss

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LEGNANO – Operazione Boxes in aula nella mattinata di oggi, martedì 12 gennaio. Davanti al Gup del Tribunale di Busto Arsizio Stefano Colombo si è infatti tenuta un’udienza straordinaria che ha visto al banco degli imputati le 15 persone arrestate dai carabinieri della compagnia di Legnano nel maggio scorso e accusate di far parte di un sodalizio criminale finalizzato allo spaccio e all’approvigionamento di ingenti quantità di cocaina. I carabinieri sequestrarono, contestualmente all’esecuzione delle misure di custodia cautelare emesse dal gip di Busto Nicoletta Guerrero su richiesta del sostituto procuratore Martina Melita, 15 chili di droga e 330mila euro in contanti.

La prima linea

Oggi 5 degli imputati hanno chiesto il patteggiamento. Si tratta di figure di secondo piano; quelli che gli inquirenti considerano i vertici della banda hanno chiesto invece di essere ammessi al rito abbreviato. Tra questi compaiono  J.A. italiano 38enne, detto il “Mulo” per essersi fatto realizzare da un suo conoscente un poster che riprendeva la locandina del film “The Mule” di Clint Eastwood alla quale aveva fatto sostituire l’immagine dell’attore con una propria, suo padre E.A. 59enne, detto “Netturbino”, responsabile dello smaltimento dei residui di lavorazione della droga, e sua madre M.P. 58enne, detta “Vedetta”, poiché quando avvenivano le consegne di stupefacenti in favore di suo figlio, si posizionava sul ballatoio di casa sita al primo piano, ed osservava la zona per scorgere eventuali pericoli. Secondo gli inquirenti questi rappresentavano la prima linea di approvvigionamento della droga.

Kojak e la Commessa

Il 30 marzo, quando il pubblico ministero Melita discuterà il processo, saranno alla sbarra anche C.O. 33enne Legnanese, detto “Kojak” per via della testa pelata, sua moglie L.N. 29enne albanese, detta “ La Commessa”, perché addetta al negozio di abbigliamento che la famiglia del marito gestisce in pieno centro di Legnano e suo padre G.O. 57enne di Sassari, detto “d’Artagnan” per la forma guascona del pizzetto, tutti residenti a Legnano, R.S. 68enne Legnanese, detto “il Padrino”, per esserlo stato al battesimo del figlio di Kojak e de La Commessa, e M.S. 47enne legnanese, detto il “Mongolese”. L’operazione portata a termine nel maggio scorso ha dato un colpo durissimo allo spaccio della Legnano bene e non solo. Visti i quantitativi di cocaina che il gruppo riusciva a far circolare i clienti arrivavano da due province: quella di Varese e quella di Milano.

Blitz antidroga a Legnano: 15 arresti. Sequestrati 15 chili di coca e 330mila euro

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