Legnano, giunta appesa a un filo. Si cerca di evitare il patatrac

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LEGNANO – Ore decisive per la giunta di centrodestra che amministra Legnano. In mattinata, oggi 27 marzo,g hanno presentato le dimissioni tutti i 12 consiglieri assenti nella seduta del consiglio comunale di martedì sera: i 10 consiglieri delle opposizioni e i leghisti Antonio Guarnieri e Federica Farina. Lunedì scorso aveva rassegnato le dimissioni un altro consigliere della Lega, Mattia Rolfi, ovviamente assente anche lui. La distanza temporale tra i due eventi, però, fa sì che, a norma di legge, le dimissioni della maggioranza dei consiglieri (13 su 24) non facciano decadere automaticamente il consiglio, dal momento che non sono state contestuali. Fra le pieghe del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali c’è un ulteriore appiglio che potrebbe salvare la giunta: già nella serata di martedì, indipendentemente dal numero di consiglieri presenti, si sarebbe potuto procedere alla surroga dell’unico consigliere fino a quel momento dimissionario, ovvero Rolfi. Una opportunità che però non è stata colta in aula, forse per la sorpresa di trovare i ranghi del consiglio dimezzati.

In corso consultazioni con la prefettura

Sono in corso consultazioni con la prefettura per chiarire quali potrebbero essere i prossimi passi. In teoria, c’è la possibilità che nel consiglio già convocato per questa sera, mercoledì 27 marzo, la maggioranza proceda alla surroga del consigliere Rolfi, tornando così a disporre della presenza in aula di metà più uno dei consiglieri, come vuole la legge per procedere con i lavori e quindi con l’approvazione del bilancio, la cui scadenza tassativa è la fine di questa settimana. In attesa dell’esito del confronto tra gli uffici di Palazzo Malinverni e la prefettura, bisogna però tenere conto anche della volontà politica di Fratus e della sua squadra di ricorrere a questa soluzione per proseguire nel governo della città.

Tensioni esplose con il rimpasto di febbraio

Le tensioni in seno a una maggioranza che sembrava “blindata” sono esplose il mese scorso, con la nomina ad assessore alle opere pubbliche di Chiara Lazzarini, coordinatrice locale di FI ed ex presidente della municipalizzata Amga, al posto di Laura Venturini; nella stessa occasione Daniela Laffusa aveva preso il posto di Franco Colombo allo sport e politiche giovanili, mentre il sindaco aveva tenuto per sé la delega alla cultura dello stesso Colombo. Il rimpasto di giunta ha aperto nella maggioranza strappi che non è più stata in grado di ricucire: il riassetto delle nomine avrebbe lasciato scontento qualcuno che ne è stato escluso, mentre ad altri, in casa Lega, non è andato giù l’ingresso in giunta della Lazzarini, sulla quale il Carroccio si era messo di traverso già due anni fa, all’atto della formazione della giunta Fratus.

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