Legnano, Palazzo Malinverni nella bufera: salta il consiglio e si apre la crisi

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LEGNANO – Scoppia la crisi a Palazzo Malinverni: nel consiglio comunale di questa sera, martedì 26 marzo, convocato per l’approvazione del bilancio, è mancato il numero legale. Decisive le assenze, oltre ai dieci consiglieri di opposizione, del presidente del consiglio comunale, Antonio Guarnieri, della consigliere Federica Farina e dell’altro consigliere leghista Mattia Rolfi, dimissionario. La giunta Fratus sembra ormai al capolinea.

Frattura insanabile?

La giunta di Legnano scricchiola pesantemente, dopo neanche due anni dalle elezioni. Il consiglio convocato per l’approvazione del bilancio è stato sospeso in serata per mancanza del numero legale. La maggioranza, dopo aver appurato che i numeri non tornavano, si è subito rinchiusa in sala giunta per decidere come proseguire. La frattura in seno al governo cittadino composto da Lega e Forza Italia si è consumata in tempi rapidissimi tra ieri e oggi, con le dimissioni presentate ufficialmente per motivi personali del consigliere Rolfi. La concomitante assenza degli altri due consiglieri ha ridotto all’osso i numeri della maggioranza, arrivata a 11 consiglieri su 24.

Cosa è accaduto e cosa accadrà

Prima di dichiarare chiuso il consiglio comunale si sono dovuti attendere i tempi tecnici. Alle 21.50, la consigliere anziana Ornella Caimi, in sostituzione del presidente del consiglio, ha preso atto per la seconda volta che l’assise non aveva i numeri. La situazione non è cambiata, tanto che alle 22.05, dopo il terzo appello andato a vuoto, Caimi ha dichiarato chiusa la seduta di consiglio, sancendo di fatto l’apertura della crisi. Che se non rientrerà sancirà la caduta della giunta Fratus. Domani sarà un giorno davvero caldo a Palazzo Malinverni: i consiglieri assenti, infatti, potrebbero dare la spallata decisiva e presentare le dimissioni.

Pomo della discordia, che appare insanabile, la presenza in giunta di Chiara Lazzarini, responsabile locale di Forza Italia e già presidente del consiglio di amministrazione della municipalizzata Amga dal 2007 al 2013. Sulla sua presenza in giunta il Carroccio aveva posto il veto fin dalla nascita del governo cittadino guidata dal sindaco leghista Gianbattista Fratus.

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