Processo Legnano, parla Lazzarini: «Nessuna ingerenza». Fratus tace

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LEGNANO – «Nessuna ingerenza, quello era il mio ruolo politico». L’ex assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Legnano Chiara Lazzarini oggi ha risposto per oltre sei ore alle domande del pubblico ministero Nadia Calcaterra che ha coordinato l’inchiesta Piazza Pulita. Inchiesta che lo scorso 16 maggio ha portato all’arresto di Lazzarini, dell’ex sindaco di Legnano Gianbattista Fratus e dell’ex vice sindaco della città Maurizio Cozzi.

Bisogna pilotarla, deve fare quello che diciamo

Fratus ha scelto di non essere interrogato in aula. Per lui parleranno gli atti. Cozzi sarà sentito lunedì 13 gennaio. opo il contro interrogatorio a Lazzarini da parte del difensore. Lazzarini di fatto oggi, venerdì 10 gennaio, ha scaricato tutto sull’ex primo cittadino. Nessuna «Ingerenza in situazioni che riguardavano il Comune», ha detto l’ex assessore. Prima della nomina «Era il mio ruolo di coordinatore cittadino di Forza Italia a fare sì che io dovessi relazionarmi con la giunta». Insomma il suo ruolo era meramente politico. Nulla di più: la informavano in quanto coordinatore e in seguito in quanto assessore. Fratus, a quanto detto da Lazzarini, teneva in grande considerazione il suo profilo professionale. E così a lei si rivolgeva per dei consigli: «Gratuitamente e in via del tutto amicale», ha detto Lazzarini. In aula sono state ascoltate anche alcune intercettazioni. In particolare una riguardante l’ex presidente di Amga Catry Ostinelli. «Bisogna pilotarla questa qui deve essere una che gli dici fai così e fa così, che vi spiffera tutto». Questa l’intercettazione che Lazzarini ha così spiegato: «A noi interessava garantirle l’indipendenza. Pilotarla significava soltanto farle conoscere ogni aspetto di questa realtà».

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