Processo Legnano: «Cozzi deve tornare libero. Rischia l’indigenza»

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LEGNANO – «Per un avvocato essere lontano dal proprio studio da quasi sette mesi costituisce il primo passo verso l’indigenza». E’ questa una delle motivazioni che hanno spinto oggi, lunedì 16 dicembre, Cesare Cicorella, difensore dell’ex vicesindaco di Legnano Maurizio Cozzi (nella foto), ha chiesto, ancora una volta, che il proprio assistito possa tornare in libertà. E possa così tornare a lavorare (Cozzi è un avvocato) prima che la situazione economica dell’imputato possa arrivare al punto di non ritorno.

Si torna in aula a gennaio

Cozzi è stato arrestato lo scorso 16 maggio, insieme all’ex sindaco legnanese Gianbattista Fratus, e all’ex assessore ai lavori pubblici Chiara Lazzarini, in seno all’inchiesta Piazza Pulita che, coordinata dal pubblico ministero Nadia Calcaterra,  ha di fatto spazzato via il governo cittadino: Legnano è oggi retta da un commissario straordinario. I tre imputati sono ai domiciliari. Cicorella ha parlato di «Situazione anomala», ricordando di aver comunque sempre rispettato la decisione del giudice di Busto Daniela Frattini, davanti al quale si sta celebrando il processo che vede i tre ex amministratori imputati, di rigettare le precedenti richieste di ritorno in libertà dei tre protagonisti della vicenda giudiziaria. «A istruttoria avanzata – ha detto il legale – Esauriti i testi del pm, con la dimostrazione, provata dal comportamento degli imputati, di non avere alcuna intenzione di interferire con le residue testimonianze, non credo sia esagerato chiedere la revoca della misura». Alla richiesta di Cicorella si sono associati i difensori di Fratus e Lazzarini: «Non solo sono state esaurite tutte le prove della pubblica accusa, ma lo stato dei fatti è cambiato. C’è un commissario straordinario che regge il Comune e l’intero Cda di Amga si è dimesso in blocco». Il giudice si è riservato. E oggi, in aula, sono state ascoltate le testimonianze di Massimiliano Roveda, consigliere di amministrazione di Amga, e Lorenzo Fommei, ex direttore di Amga, la cui posizione in seno all’inchiesta è stata archiviata dal gip. Il 10 gennaio saranno invece Cozzi e Lazzarini a sottoporsi all’esame delle parti. Il 13 parlerà Fratus.

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