Il viceministro Mauri: «A Busto non c’è allarme sicurezza. Arrivano rinforzi»

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BUSTO ARSIZIO – «Non c’è alcuna emergenza sicurezza a Busto Arsizio e tanto meno a Malpensa, dove grazie al lavoro delle forze dell’ordine si stanno ottenendo ottimi risultati nella lotta contro il traffico degli stupefacenti». L’ha dichiarato oggi, lunedì 16 dicembre, il viceministro agli Interni Matteo Mauri, che ha dedicato l’intera giornata alla provincia di Varese.

Il viceministro, infatti, è stato a Ponte Tresa, dove ha affrontato la questione dei frontalieri e dei ristorni; a Besnate, in visita al Comune del sindaco Giovanni Corbo, che è anche segretario provinciale del Partito democratico; a Varese (prima in prefettura e poi a San Fermo) per tracciare il punto della situazione sul tema della sicurezza e firmare un accordo sull’istituzione del controllo di vicinato. Incontro al quale erano presenti anche il primo cittadino del capoluogo Davide Galimberti e il presidente della Provincia di Varese e sindaco di Busto Emanuele Antonelli. Insieme ai vertici provinciali della Forza dell’ordine. Mauri ha chiuso la giornata nel Varesotto a Busto Arsizio.

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Busto e Malpensa: niente emergenza sicurezza

Sulla base dei dati in possesso, il viceministro Mauri ha rassicurato tutti sul livello di sicurezza della città di Busto Arsizio e dello scalo della brughiera. Dove certo non mancano i problemi, ma neppure il lavoro delle forze dell’ordine, che «per quanto riguarda l’aeroporto, stanno portando avanti una serie di iniziative per contrastare il traffico di stupefacenti».

Più uomini e risorse per le Forza dell’ordine

Non manca la sicurezza. Non manca il lavoro per carabinieri, polizia e guardia finanza. Quel che manca sono più agenti. Quello della carenza del personale è un problema anche in una provincia che lo stesso viceministro Mauri ha definito tutto sommato sicura. Problema rispetto al quale il governo sta cercando di dare risposte concrete. Mauri ha parlato di potenziamento degli organici: «Abbiamo già assegnato 50 uomini in più alla polizia», ma anche di maggiori risorse: «Nella legge di bilancio abbiamo messo 175 milioni per pagare gli arretrati del 2018». Inoltre ha fatto un passaggio sulla sicurezza percepita: «Attenzione a quel che sente la gente. Niente allarmismi, ma nemmeno sottovalutazioni».

Più coraggio sulla sicurezza

Mauri arriva a Busto quando è ormai sera. L’appuntamento con i militanti del Partito democratico era a Villa Tovaglieri, dove il viceministro, accolto dal segretario cittadino Paolo Pedotti e dal capogruppo in consiglio Valentina Verga, ha affrontato i temi della sicurezza inseriti nell’agenda di governo. E che «a volte facciamo un po’ fatica a portare avanti». Poiché la convivenza con i grillini non è semplice e sta diventando sempre più complicata la coesistenza con Italia Viva. Mauri, infatti, parla di fibrillazione provocati dai renziani che «pescano nel nostro stesso elettorato».

A stuzzicare Mauri, dopo il contributo di Valentina Verga che ha illustrato le iniziative dei dem in consiglio comunale, è stato il piddino bustocco Valerio Mariani, il quale ha riconosciuto certamente il lavoro che il governo sta portando avanti. «Anche quello che è stato fatto dal precedente esecutivo di centrosinistra, che sul tema ha sicuramente preso decisioni importanti, anche se a livello comunicativo non tutto è passato. Credo occorra più convinzione, ma anche il coraggio di affrontare un tema che tutti sentono. Ovvero quello della sicurezza, che non deve essere sempre appannaggio del centrodestra e della Lega in particolare». Posizione che Mauri ha condiviso.

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