Terra madre, matrigna e maestra. La performance allo Spazio Arte Farioli

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BUSTO ARSIZIO – «L’uomo non è sapiens, è la Terra a essere sapiente: prima o poi si riprenderà tutto». È questa la riflessione  “humusSAPIENS”, performance di Alex Sala insieme alla scultrice Irene Cornacchia che sabato 14 dicembre ha segnato la conclusione della sua mostra “InTERRAzioni” allo Spazio Arte Carlo Farioli di Busto Arsizio.

Lastre di argilla

Sala si è presentato senza veli, disteso sul pavimento. Lentamente, ma inesorabilmente, è stata coperto dalle lastre di argilla disposte da Cornacchia che, in un silenzio assoluto, interrotto solo dal respiro dell’artista, ne hanno celato il volto e gran parte del corpo. Come ha spiegato alla conclusione della performance, l’avere “indossato” la Terra indica un’appartenenza, come può essere il sangue o la linfa degli alberi. Che però non è sempre positiva: «Noi combattiamo per sopravvivere, ma magari è lei che si sta riprendendo tutto».

Troppi umani

La Terra è madre, matrigna e maestra. Betty Farioli, presidente dell’associazione legata allo spazio espositivo, ha ricordato come il tema dell’ambiente sia costante nell’arte di Sala, che ha raccontato: «Su di me ha avuto una grande influenza un saggio letto ultimamente, “Umani troppi umani” di Natan Feltrin, che mette in luce il ruolo parassitario dell’uomo nei confronti del pianeta e auspica un abbassamento demografico. Ma la mia mostra, che esibisce macerie e parti di asfalto recuperati dai luoghi che ho visitato, ha anche una componente autobiografica».

La Natura che copre tutto ciò che incontra

«Voglio entrare nel merito delle questioni che affronto con tutto me stesso», ha spiegato Sala, interrogato da Farioli sulle difficoltà di una performance. «Hanno molta importanza l’approccio, e la reazione spontanea del pubblico. Non si sono fatte prove per l’evento di oggi: dovevo provare freddo, vedere fino a che punto potevo sopportare. E l’argilla verde usata, una volta cotta, assume lo stesso colore del pavimento». Cornacchia ha rappresentato la Terra matrigna, che assorbe il corpo fino alla morte: «Mi sono emozionata nel momento in cui ho celato il suo viso. Mi sono sentita potente come la Terra, la Natura che copre tutto ciò che incontra».

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performance spazio arte farioli – MALPENSA24