LEGNANO – Da questa settimana il Quartiere San Paolo di Legnano ha una nuova anima. Un gruppo di amici mossi dal proposito di recuperare e valorizzare il quartiere e la sua storia hanno fondato l’associazione “Quatar Ges e non solo” (nella foto sotto, il logo) presieduta da Renzo Mostoni; a loro si sono uniti per darle vita un gruppo di residenti del quartiere e personalità quali Mino Speroni, Silvio Wu, Stefano Gobbi e Davide Turri, ma anche i membri del Gqsp-Gruppo Quartiere San Paolo. «Ci auguriamo – è l’intenzione espressa dai promotori – che molti altri legnanesi e residenti del quartiere abbiano la voglia e la volontà di aderire a questa nostra iniziativa per portare avanti il progetto e riconvertire così il quartiere da semplice area residenziale a un luogo ricco di storia e tradizioni, vivo e attivo, con tante attività e iniziative».
Da area residenziale a luogo vivo e ricco di cultura
Il punto di partenza, come si può intuire dal nome dell’associazione, parte in dialetto legnanese e parte in italiano in riferimento alle tradizioni culturali, saranno le chiese del quartiere e in particolare le due chiesette storiche: la Ponzella (nella foto in alto), datata 1728, punto di riferimento che ha perso buona parte del suo fascino architettonico a causa dell’incuria e dell’umidità che stanno degradando la facciata e una parte dei muri interni; e la chiesetta di San Bernardino, cuore e simbolo della contrada omonima situata vicino al Cimitero Parco e per questo punto di riferimento per molti legnanesi. «Entrambe le chiese hanno bisogno di nuova vita e di tornare agli antichi fasti al più presto. Questi sono i nostri propositi primari, ma ovviamente le nostre aspirazioni non si fermano qui. La nostra attenzione è rivolta anche a tutto il resto del quartiere per cercare di scovare e valorizzare tutti i suoi aspetti che siano architettonici, culturali o aggregativi, con l’organizzazione di eventi con un doppio scopo: raccogliere fondi da destinare ai vari progetti e rendere nuovamente vivo il nostro bello e amato quartiere. Per fare ciò – concludono i fondatori di Quatar Ges e non solo – dobbiamo rivolgerci a tutti i nostri concittadini perché diano il loro contributo, sia in termini di partecipazione sia per quanto riguarda la progettualità e il know how che possa portare alla realizzazione del proposito». Si può contattare la neonata associazione tramite la sua pagina Facebook.
