“Piazza pulita” a processo: Comune di Legnano, Amga e Ero.pa parti civili

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LEGNANO – Si è aperto alle 10.30 di oggi, lunedì 21 ottobre, il dibattimento a carico dell’ex sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, dell’ex vicesindaco Maurizio Cozzi e dell’ex assessore ai lavori pubblici Chiara Lazzarini. E sono state subito scintille sulla costituzione di parte di civile di Comune di Legnano, Amga e Ero.pa srl. Presenti in aula, davanti al giudice del tribunale di Busto Daniela Frattini, tutti e tre gli imputati. Al banco dell’accusa il pubblico ministero Nadia Calcaterra che ha coordinato l’inchiesta Piazza Pulita, che lo scorso 16 maggio ha portato all’arresto dei tre ex amministratori legnanesi, tuttora agli arresti domiciliari.

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Delibera viziata

Tre le parti offese che hanno chiesto di costituirsi parte civile, come detto: Comune di Legnano, Amga (in relazione al solo capo di imputazione inerente la nomina del direttore generale) e Ero.pa srl. E sul punto è stata l’avvocato Maira Cacucci, difensore di Fratus, a dare battaglia eccependo l’idoneità della delibera con la quale il commissario straordinario Cristiana Cirelli, in carica a Legnano dopo il decadimento del consiglio comunale in seguito all’inchiesta. Cacucci ha ripercorso l’iter della delibera in questione: «Come parte coinvolta il Comune ha avuto notizia, così come tutti gli altri, della richiesta di giudizio immediato depositata dalla procura a inizio agosto – ha detto il legale – Il commissario ha quindi deliberato la decisione di costituirsi parte civile nel procedimento l’8 ottobre scorso con provvedimento d’urgenza. La stessa delibera è stata poi pubblicato all’Albo Petrorio il 17 ottobre. Non sussistendo, a nostro parere, i presupposti per legittimare il carattere d’urgenza della delibera stessa, visto che da agosto il Comune sapeva quali sarebbero stati gli sviluppi dell’inchiesta, e non essendo trascorsi i 10 giorni dovuti per legge dalla pubblicazione all’Albo Pretorio, la delibera è da considerarsi non esecutiva. Di conseguenza chiediamo l’esclusione del Comune quale parte civile nel procedimento».

Il no della procura

Un lungo botta e risposta, nel quale il pm Calcaterra ha chiesto il rigetto dell’eccezione sollevata da Cacucci, alla quale si sono associati i difensori di tutti e tre gli imputati, il giudice ha rinviato l’udienza al prossimo 28 ottobre, data in cui Frattini scioglierà la riserva decidendo se ammettere oppure non la Città di Legnano al dibattimento. In tutto saranno una trentina a testi ascoltati in aula, tra questi spuntano i nomi illustri di Paolo Grimoldi, segretario nazionale della Lega Lombarda e deputato per la Lega Salvini Premier, insieme al collega di partito e consigliere regionale lombardo Giovanni Malanchini. Fitto il calendario delle udienze da qui a dicembre: l’istruttoria potrebbe chiudersi entro Natale. Entro febbraio 2020, dunque, potrebbe arrivare la sentenza di primo grado.

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