LEGNANO – Quattordici persone sono state arrestate dalla Guardia di finanza di Legnano a conclusione di un’indagine coordinata dalla Dda di Milano. Altre 25 sono indagate a piede libero. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, frode fiscale, riciclaggio e autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di denaro: nel corso dell’operazione è stata cristallizzata la falsa movimentazione di rifiuti e sono stati sequestrati oltre 15 milioni di euro. Alcuni dei coinvolti sono residenti in Valle Olona, tra Fagnano Olona e Olgiate Olona e nell’Alto Milanese, tra Inveruno, Buscate e Vanzaghello. Ai domiciliari anche un commercialista di Cuggiono.
Dalla Lombardia a Croazia e Ungheria
L’organizzazione, a quanto accertato dagli investigatori e dagli inquirenti della Dda di Milano, aveva ramificazioni in Lombardia, Ungheria e Croazia. L’indagine è partita da una società che riciclava rottami ferrosi, risultata evasore totale di tasse dal 2011. Grazie alle telecamere è stato possibile notare come in alcuni depositi delle ditte interessate venivano movimentate oltre 74mila tonnellate di rifiuti falsamente documentati, mentre lo stoccaggio e il trasporto avvenivano in gran parte in nero. Sono state emesse fatture false per oltre 56 milioni di euro e Iva evasa per oltre un milione.
Fatture false per 56 milioni di euro
E stata accertata l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 56 milioni di euro ed Iva evasa per 1.184 mila euro. Le indagini si sono concentrate su oltre 42 società e ditte individuali operanti nel settore del riciclo dei rifiuti: alcune di queste sono erano cartiere con una reale bassa operatività. Il provvedimento cautelare preventivo, finalizzato alla confisca, è diretto al sequestro di 15 immobili relative pertinenze, 4 complessi aziendali, 6 veicoli, quote societarie di 9 aziende (di cui 1 a Vimodrone e 1 a Buscate) e il saldo attivo di oltre 50 tra conti correnti e depositi finanziari, fino alla concorrenza di 15.422.850 mila euro.
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