Leonardo Martinelli: “Questa partita l’anno scorso l’avremmo persa”

Martinelli

 

Spezia Milan 1 2
Altri tre punti, fuori casa, la’ dove l’anno scorso capimmo di non essere ancora una squadra completa.
Mancano tanti, continua il turn over e rientra Giroud.
Al posto di Diaz, Maldini.
Primo tempo a ritmo contenuto, Milan avanti ma Spezia non si barrica.
Rare occasioni, il Milan non punge e Giroud è davvero impresentabile.
È un Milan strano, ho negli occhi la partita contro la Lazio, velocità impressionante. Qui tutt’altro, Milan camaleontico, consapevole della propria forza e che il gol prima o poi arriverà.
Nel secondo tempo entrano anche Leao e Pellegri. Su Pellegri bisogna attendere, penso mesi: troppi infortuni in tre anni, pochissime partite giocate, è spaesato, inutile commentare ora.
Leao invece continua il percorso di crescita, a sinistra nessuno lo tiene, salta gli avversari come birilli e coglie un palo clamoroso.
Se si potessero comprare un paio di chili di cattiveria sportiva, diventerebbe un fenomeno, ma sembra che neanche Amazon riesca a procurarla.
All’improvviso, un lampo di Maldini, di testa, su bel cross di Kalulu e mancato colpo di Pellegri.
Prima da titolare, primo gol in serie A, il papà in tribuna sorride compostamente.
Ma il Milan diventa rinunciatario, lo Spezia non molla, manca un gol clamoroso con Maggiore, forse a causa di un altrettanto clamoroso errore di Kessie, ancora in ombra.
E arriva il pareggio, un tiro non irresistibile sbatte su Tonali, stanco e non reattivo, e la palla finisce alla sinistra di Maignan, che si tuffa a destra.
Mancano pochi minuti, entra Diaz e la Salamella di colpo si riaccende, come col Venezia. Assist perfetto, tiro e gol (certo, il portiere spezzino non si mostra prontissimo su entrambi i gol.
Tre punti, ciò che serviva.
Due considerazioni.
Forse l’anno scorso non avremmo vinto, ma anche quest’anno è difficile giocare senza un vero centravanti sano, speriamo in un po’ di salute per Ibra e Giroud.
Quella di Maldini sarebbe una bellissima favola ma eviterei di mettergli addosso responsabilità: a me sembra un bel giocatore, tecnico, ma anche leggero e non ancora a livelli di serie A.
Certo, ha solo diciannove anni, il Milan crede in lui ma ricordo il papà a quell’età, sembrava uno giocasse nel Milan da anni, un veterano, con un fisico straripante.
Vedremo, con calma, godiamoci la classifica in attesa dell’Atletico e della trasferta a Bergamo che sarà dura.
Bellissima Inter Atalanta,spettacolare, mai con Conte avremmo visto una partita del genere, anche se gli interisti avrebbero preferito tre punti e non dare spettacolo.

Leonardo Martinelli Milan-malpensa24