Alle porte di Milano precipita aereo da turismo. Otto morti

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MILANO – Era decollato da Linate da pochi minuti l’areo da turismo precipitato quest’oggi, domenica 3 ottobre, verso le 13,15 su un edificio (vuoto) di San Donato Milanese. Le otto persone che erano a bordo sono morte: il pilota, il copilota, cinque persone adulte e un bambino.

L’areo era diretto a Olbia. Al momento restano sconosciute le cause del disastro, anche se alcuni testimoni avrebbero visto il motore del velivolo prendere fuoco. “Si è sentito un sibilo molto forte e poi un’esplosione” racconta chi era sul posto. Esplosione probabilmente causata dall’impatto sulla palazzina in ristrutturazione, di proprietà del Comune , e adibita a uffici e parcheggio per gli autobus.

Il luogo del disastro si trova nelle immediate vicinanze della stazione della Metropolitana della linea 3. Immediati i soccorsi con diverse squadre dei vigili del fuoco, sanitari del 118, carabinieri e agenti di polizia.

L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta e disposto l’invio di un investigatore sul posto. Secondo quanto ricostruito finora dall’agenzia, “il velivolo PC-12 marche di identificazione YR-PDV, era decollato da Linate alle 13:04 con destinazione Olbia. L’aereo ha colpito un edificio stabile e si è incendiato”. Aperta anche un’inchiesta della Procura della Repubblica di Milano per disastro colposo.

Le vittime sono tutte straniere, tranne un manager pavese di 33 anni, Filippo Nascimbene, che era a bordo con la moglie francese e il loro figlioletto di appena un anno. Ai comandi dell’aereo, un Pilatus Pc-12, c’era il miliardario romeno Dan Petrescu. Con loro, la moglie di quest’ultimo, il loro figlio di 30 anni, un amico canadese e la madre della moglie di Nascimbene.

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