SOLBIATE ARNO – «È un argomento urgente da continuare a raccontare, anche traducendolo in termini amministrativi. Abbiamo poco tempo, e lo diciamo: circa cinquant’anni per tentare di salvare questo mondo». La tutela dell’ambiente è centrale per il programma di Primavera Solbiatese, le cui proposte sono state presentate lunedì 20 maggio alla biblioteca comunale di Solbiate Arno. Insieme a quello di Antonio Riccardi, candidato sindaco per le prossime elezioni comunali, l’incontro ha visto anche l’intervento di Mario Agostinelli di Energia Felice, associazione di promozione sociale che lavora per le energie rinnovabili.
Il progressivo esaurimento delle risorse
«Avremmo potuto fare meglio se ci fossimo mossi prima, ma il risultato di due mesi di lavoro ci conforta perché abbiamo verificato che comunque una parte non irrilevante di questo paese ha a cuore i nostri stessi temi», ha dichiarato Riccardi che, tra le figure di riferimento ha citato Greta Thunberg, «una ragazza di quindici anni che ha dato lezioni ai grandi del mondo». Nel programma di una lista per cui «è motivo di vanto presentare gente seria e coerente», non mancano anche proposte audaci. «Se facciamo un passo fuori dall’uscio di casa siamo già a Carnago, Caronno, Jerago, e già abbiamo in comune polizia locale e servizi sanitari»: alla luce del progressivo esaurimento delle risorse, è stato ipotizzato anche l’accorpamento con altri paesi, con sindaco e amministrazione unici.
Inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico
«Le centraline installate dieci anni fa per misurare la qualità dell’aria hanno rilevato un quantità di polveri sottili pari a quella di Busto Arsizio e Gallarate»: tra le priorità non c’è solo la lotta all’inquinamento atmosferico, ma anche a quello acustico e elettromagnetico, in quest’ultimo caso con lo spostamento dei ripetitori per la telefonia in luoghi più sicuri. Solbiate presenta anche uno dei maggiori indici delle produzioni di edificato rispetto al territorio: «Chiediamo una revisione del piano generale del territorio con consumo zero: sarà cioè possibile costruire solo nelle zone di completamento». Tra le linee guida ci sono integrazione e inclusione ed è in programma l’allargamento della platea di partecipazione alla vita pubblica con la presenza di un informatore comunale. «Ci sono buone possibilità di lasciare alle nuove generazioni una paese più bello e vivibile, con una forza politica che vuole stare sul territorio e non lisciare il pelo a nessuno. E, nel contempo, non parlare soltanto del buco nella strada, ma anche avanzando proposte che si distacchino dall’ordinario».
Un piano energetico
«Abbiamo bisogno di democrazia, di non rassegnarci, di andare a votare fino all’ultimo aggancio per recuperare terreno in una situazione come questa» è stata l’esortazione di Agostinelli, che ha illustrato le tematiche salienti in materia ambientale. «Si sta verificando un revanscismo delle grandi potenze che si muovono intorno a un sistema che la storia dovrà superare per forza». E, se la previsione per il futuro è di fabbriche dominate dall’intelligenza artificiale, dove tutto funzionerà senza lavoro, «ci sarà tuttavia un settore dove ciò sarà impossibile, ed è l’ecologia». In tal senso si può delineare uno sviluppo che solo un buon sindaco e una buona amministrazione saranno in grado di mettere in campo: «Se hai un piano energetico non puoi avere un piano regolatore qualsiasi». «Non è casuale anche l’attacco continuo, da Trump a Salvini, nei confronti di Papa Francesco, e il fatto che venga passato sotto silenzio il contenuto di un’enciclica come “Laudato si’”», ha aggiunto il fondatore di Energia Felice. Ma una speranza arriva da quanto osservato negli incontri nelle scuole, e cioè l’attenzione che le generazioni più fresche prestano a questi problemi e alle loro ricadute: in particolare, «è molto interessante la forza che stanno esprimendo gli studenti di licei e istituti professionali».
