Creare prodotti con materiali di scarto. Premiati alla Liuc i lavori degli studenti

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CASTELLANZA – Un’intera banda di strumenti musicali fatti con tappi di bottiglie e polistirolo, un robot di cartone e un desalinizzatore. Sono alcuni dei lavori, realizzati con materiali di scarto dagli studenti delle scuole medie della provincia, che sono stati premiati ieri, lunedì 18 marzo, alla Liuc – Università Cattaneo di Castellanza. In occasione del Pmi Day 2018 era stato chiesto alle classi terze di progettare un oggetto basandosi sui principi dall’economia circolare. «Una sfida non semplice, quella lanciata ai giovani che hanno partecipato alle visite aziendali. E ci hanno stupito», ha dichiarato, colpito della creatività espressa, Giancarlo Saporiti, presidente del comitato Piccola Industria dell’Unione degli Industriali della provincia di Varese.

«Ci avete lasciati a bocca aperta»

«Vi abbiamo messo alla prova e voi ragazzi ci avete lasciati a bocca aperta», ha commentato Saporiti alla premiazione dei migliori prodotti realizzati con materiali di scarto per il concorso del nono Pmi Day (iniziativa di cui sono partner Amca e 3i Technology Srl). Agli alunni di terza media, in procinto di scegliere a quale scuola superiore iscriversi, era stato chiesto di progettare un oggetto basandosi sui principi dall’economia circolare, tema al centro dell’edizione 2018. In palio per i premiati c’era la possibilità di entrare in contatto con la realtà dell’industria 4.0 attraverso un’esperienza all’interno dei laboratori tecnologici della Liuc. A partire dall’i-FAB dove gli studenti hanno potuto toccare con mano il mondo della manifattura digitale, che in futuro li vedrà protagonisti.
Come ha continuato il presidente di Piccola Industria «È una sfida non semplice quella che è stata lanciata ai giovani studenti che hanno partecipato alle visite aziendali del Pmi Day 2018: creare qualcosa con degli scarti. Il principio è quello mutuato dalla circular economy, quando ciò che rimane di una produzione diventa la materia prima per un’altra. Tema che come Unione Industriali affrontiamo con due progetti europei: Life M3P e ENTeR – Expert Network on Textile Recycling. Quest’anno i ragazzi di terza media della provincia di Varese, oltre a una bella esperienza e una mattina diversa dal solito, si sono portati a casa da molte aziende degli scarti. E hanno iniziato a elaborare la loro creazione».
Tantissimi i lavori che hanno partecipato al concorso: alcuni hanno pensato più all’utilità del manufatto, altri si sono concentrati sull’aspetto artistico, tutti hanno corredato la foto del loro lavoro con una scheda esplicativa e alcuni anche con un video. L’attività di ideazione e creazione dei lavori per il concorso, si è rivelata un’ottima occasione per momenti di collaborazione tra componenti di diverse classi e, in alcuni casi, anche di inclusione di studenti svantaggiati.

I progetti selezionati

Sono stati premiati sette prodotti, per un totale di trentacinque ragazzi, ideatori di progetti originali come un’intera banda di strumenti musicali fatti con tappi di bottiglie e polistirolo, o un robot di cartone in grado di muoversi. E poi ancora un desalinizzatore, un astuccio portatrucco, un portamatite multiuso, un orologio da parete e un’opera artistica per sensibilizzare sul tema dei migranti. I lavori selezionati verranno inoltre pubblicati e illustrati su Varesefocus, il magazine dell’Unione Industriali, che proseguirà così il racconto del #PmiDay2018.
La giornata nazionale della piccola e media impresa, voluta ed organizzata in tutta Italia da Confindustria all’interno della settimana della Cultura d’Impresa, nella sua nona edizione varesina ha visto entrare in azienda oltre 4.000 studenti di 50 istituti, con il coinvolgimento totale di più di 140 imprese di tutti i settori per 150 visite.
Un risultato, come ha osservato Riccardo Comerio, presidente dell’Unione Industriali varesina, che conferma e rilancia gli sforzi compiuti fin dalla nascita dell’iniziativa: «Aprendo le porte delle nostre comunità aziendali, abbiamo invitato i ragazzi a metterci alla prova. Domande, dubbi, perplessità e persino critiche: ci aspettavamo di tutto da loro (e non ci hanno delusi). Ci siamo messi completamente a nudo, in estrema semplicità ed onestà, pur di trasmettere la dedizione e lo spirito di sacrificio che ci spingono ogni giorno. Il nostro scopo non è mai stato quello di convincere gli studenti a lavorare nella manifattura o spingerli verso percorsi di studio tecnico-industriali. Ma far comprendere alle scolaresche cosa sia la cultura d’impresa e farle sentire orgogliose del saper fare così diffuso sul territorio. Obiettivo che ci auguriamo di aver raggiunto, ma che non sarebbe stato possibile senza la fattiva e attiva partecipazione degli imprenditori varesini e la collaborazione delle scuole».
«Pmi Day è un’occasione dal profondo valore simbolico ed educativo per avvicinare i giovani al mondo delle imprese. Il concetto di impresa, della costruzione del posto di lavoro e della generazione di ricchezza è andato diluendosi e abbiamo bisogno di esperienze empiriche di questo livello», ha concluso Federico Visconti, rettore della Liuc.

Qui di seguito l’elenco dei lavori premiati:

– “Orchestra trash”, terza E dell’istituto comprensivo “Ezio Crespi” di Busto Arsizio.
– “Desalinizzatore”, terza B dell’istituto comprensivo “Edoardo Curti” di Gemonio;
– “Mediterraneo”, terza E dell’istituto comprensivo “Bernardino Luini” di Luino;
– “Raor” (Robot Avec Objects Recyclables)”, terza C dell’istituto comprensivo “Bruno Passerini” di Induno Olona.
– “Orologio da parete”, terza A e terza B dell’istituto comprensivo “Aldo Moro” di Solbiate Olona.
– “Astuccio/Portatrucco”, terza A e terza D dell’istituto comprensivo “Carlo Carminati” di Lonate Pozzolo;
– “Portamatite/Portadocumenti”, terza B dell’istituto comprensivo “Salvo D’Acquisto” di Lonate Ceppino.

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