Liuc, tante opportunità di lavoro per gli ingegneri gestionali della sanità

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CASTELLANZA – Quella dell’ingegnere gestionale al servizio della sanità è una figura molto ricercata nel mondo del lavoro, tanto che i dati occupazionali parlano di un impiego che arriva entro tre mesi dal termine del percorso di formazione. «E molto spesso anche prima», spiega  il professor Emanuele Porazzi, coordinatore del percorso Health Care System Management della laurea magistrale in Ingegneria Gestionale della Liuc.
L’importanza dell’ingegnere gestionale all’interno della “filiera” ospedaliera è stato l’argomento affrontato durante la tavola rotonda organizzata all’Università Cattaneo, la prima di una serie di appuntamenti programmati per approfondire, riflettere e conoscere tutte le opportunità professionali legate a questo percorso. In quest’occasione, oltre a professor Porazzi, sono intervenuti anche Elena Bottinelli, Ad IRCCS S. Raffaele, IRCCS Galeazzi – Gruppo Ospedaliero San Donato; Francesco Galli, Ad IRCCS Policlinico San Donato, Istituto Clinico Sant’Ambrogio, Istituto Clinico San Siro, Policlinico San Marco e Policlinico San Pietro, Gruppo Ospedaliero San Donato; Massimo Lombardo, Dg ASST Ovest Milanese e Ida Ramponi, Dg ASST Rhodense.
liuc lavoro ingegneri«Per gli studenti che si laureano in Ingegneria gestionale nelle aziende sanitarie le prospettive di impiego sono ottime e molteplici – ha spiegato Porazzi – gli studenti, infatti, già durante il corso, fanno tirocini in differenti realtà sanitarie e questi periodi di formazione, molto spesso, si traduco in opportunità di lavoro».
A spiegare l’importanza di questa figura all’interno del sistema ospedaliero è lo stesso Porazzi: «L’ingegnere gestionale ha un ruolo strategico negli ospedali, poiché è colui che riesce a fare sintesi tra tutti i processi del sistema ospedaliero trovando tutta una serie di soluzioni finalizzate a ottimizzarli. In altre parole, l’ingegnere gestionale è quella figura che trova nuove soluzioni per ridurre le attese, per gestire le tempistiche della sala operatoria, studiare i percorsi ospedalieri ottimali, gestire gli aspetti legati alle nuove tecnologie, ma anche le agende dei medici e le tempistiche ambulatoriali. Insomma è colui che mette a punto il complesso funzionamento di un ospedale, con evidenti ricadute positive, oltre che su chi lavora, anche sui pazienti e sugli utenti».

Non solo strutture sanitarie però: «Un altro sbocco professionale è quello legato alle aziende multinazionali del farmaco o dell’elettromedicale. In questo ambito – continua Porazzi – l’ingegnere gestionale porta valore aggiunto svolgendo un ruolo di controllo, ma anche decisionale al momento di immettere sul mercato una determinata tecnologia o apparecchiatura, oltre che nel valutarle correttamente e non solo economicamente e quindi fare una adeguata comparazione multidimensionale». Infine, una terza opportunità è quella legata alle società di consulenza. Il prossimo appuntamento è fissato per il 6 giugno, quando la tavola rotonda si concentrerà sul ruolo dell’ingegnere gestionale nelle aziende che operano nel sistema sanitario.

 

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