Lo sport legnanese mette fuorigioco la politica: «Impianti da terzo mondo. Ora basta, serve gente competente»

legnano comitato sport presidenti

LEGNANO – Società sportive legnanesi unite per dare la sveglia alla politica sulla disastrosa situazione di impianti e politiche in tema di sport. I presidenti Marco Tajana per il basket, Giovanni Munafò per il calcio e Massimo Gioacchini per baseball e softball hanno presentato mercoledì 29 gennaio il “Comitato per lo Sport di Legnano”, destinato a raccogliere quante più associazioni sportive fra le 80 della città per dettare l’agenda alla prossima Amministrazione comunale. La presentazione ha fatto emergere criticità note e meno note, molte paradossali: dalle e-mail scambiate col Comune per sostituire una lampadina a spogliatoi impraticabili per le condizioni igieniche. Lacune che una città come Legnano non può più tollerare, hanno tuonato all’unisono i tre presidenti, davanti a numerosi rappresentanti di altre società sportive, dalla scherma al nuoto, dal rugby all’atletica. Ad ascoltarli esponenti di primo piano della politica locale come il segretario leghista Gramegna, il commissario di Forza Italia Paparatto e il candidato sindaco Brumana. C’è stato anche un battibecco tra Tajana e l’ex assessore al territorio Gianluca Alpoggio sull’operato della passata Amministrazione.

Il neonato comitato: «Muoviamo migliaia di voti, ci pensino»

«Siamo un gruppo di persone – ha esordito Tajana, presidente del Legnano Basket Knights – al di sopra della politica, non vogliamo formare una lista e non cerchiamo poltrone, ma ci confronteremo anche in modo duro con la politica. Gli impianti cittadini sono fermi agli anni 70 e 80, un problema enorme mai considerato, chissà perché, da politici e amministratori locali negli ultimi vent’anni. Serve un discorso strategico nel breve periodo, perché Legnano non può investire nello sport 400.000 euro all’anno su un bilancio di 80 milioni, e uno in quello medio-lungo. A Legnano mancano impianti e quelli che ci sono non hanno manutenzione, a Busto Arsizio giochiamo nel quarto palazzetto della città, che a Legnano sarebbe il primo. Questo impedisce anche di portare eventi che creano un indotto importante». Poi l’affondo: «Rappresentiamo una potenziale lobby di quasi tremila voti (solo gli iscritti sono 500 nel calcio, 400 nella pallacanestro e 150 nel baseball e softball, nda). Siederemo al tavolo dei candidati sindaci forti dei nostri voti potenziali alle spalle, illustreremo il nostro programma ed esprimeremo la volontà di avere un assessore allo sport e competente: è ora di finirla che in giunta finiscano persone che non c’entrano nulla con lo sport e con Legnano».

Tajana: «Faremo battaglie dure, ma propositive»

Tajana liquida l’associazione delle società sportive legnanesi («non serve a niente») e pensa a una sorta di sindacato dello sport «per fare battaglie propositive con il Comune. Ci sono Comuni – lamenta – che elargiscono contributi alle associazioni sportive, a Legnano il basket paga 35.000 euro per usare un impianto che non ha neanche l’acqua calda nelle docce». Tanti i problemi, ma anche le proposte. A cominciare da un portale internet con tutte le società e gli eventi sportivi in città, una nuova formula per la Giornata dello Sport e, soprattutto, un piano di lavori. «Legnano ha abbandonato lo sport cittadino e le sue eccellenze – gli fa eco Munafò, presidente dell’AC Legnano – e i dati sono drammatici: su quattro praticanti, due vanno a fare attività sportiva in altri comuni perché qui non possono farla. Vogliamo che politica e sport abbiano un confronto costante e duraturo per migliorare le strutture attuali. Ma vi pare normale che oltre al Mari non ci sia un altro stadio con una tribuna coperta e l’illuminazione del campo, o che la tribuna del campo di via Pace sia inagibile da 11 anni? Siamo finiti a fare gli allenamenti a Cerro perché non funzionava l’impianto dell’acqua calda. Legnano può ripartire, magari proprio dallo sport. Occorre sburocratizzare e dare alle società la gestione degli impianti per gli interventi immediati». Anche Gioacchini, numero uno dell’ASD Legnano Baseball Softball, taccia le amministrazioni di «immobilismo» e auspica «un dialogo con loro che oggi non esiste. Sono arrivati a dirci di non ingrandirci perché non c’è spazio per nuovi atleti… Intanto la settimana scorsa sono cadute le piastrelle nello spogliatoio degli arbitri».

Battibecco tra il presidente del basket e l’ex assessore Alpoggio

Nel corso della serata, come accennato, un vivace scambio di battute tra Tajana e Alpoggio. «Abbiamo investito – ha detto l’ex assessore – più di un milione per la manutenzione straordinaria e il rifacimento dei campi». Tajana: «Non vi siete accorti che in via della Pace è marcita la pista di atletica». «Sono qui proprio per chiedere quali sono i problemi». «No, sei tu che ce li devi dire, altrimenti il tuo intervento è una provocazione». «Non è vero, non sono stato un provocatore». L’auspicio è che l’energia vista su questo “ring” si traduca in fatti concreti, e alla svelta.

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