Lo sport proietta Varese: canottaggio europeo e mondiale. Ciclismo, sogno Mondiali

VARESE – La Città Giardino in cima al mondo grazie allo sport. Il canottaggio conferma la sua vocazione internazionale con l’organizzazione, alla Schiranna, dei campionati europei del 2021 e dei campionati del mondo juniores e under 23. Il ciclismo sogna una nuova edizione iridata sul circuito di Varese 2008: è tra le candidate ad ospitare i Mondiali 2020 dopo la rinuncia della Svizzera per le restrizioni Covid.

Il canottaggio internazionale

Il canottaggio si è aggiudicato due importanti finanziamenti per l’organizzazione dei prossimi campionati internazionali sul lago di Varese. I contributi in arrivo da Regione Lombardia sono in totale di 160 mila euro, di cui 80 mila per gli Europei 2021, e altrettanti per i Campionati del Mondo Juniores e Under 23 in programma nel 2022. «Dopo lo stop agli eventi dello scorso aprile e maggio a causa dell’emergenza sanitaria – affermano il sindaco Davide Galimberti e Pierpaolo Frattini direttore del comitato organizzatore dei campionati internazionali – torniamo ad accendere i riflettori sul lago di Varese che diventerà il campo di gara del grande canottaggio. Il Comitato infatti non si è mai fermato e ha proseguito il suo lavoro per l’organizzazione delle manifestazioni che vedranno ancora una volta protagonista il nostro specchio d’acqua».

Il ciclismo sogna

Varese spera di poter ospitare l’edizione 2020 dei campionati del mondo di ciclismo, in programma dal 20 al 27 settembre. Dopo la rinuncia degli organizzatori svizzeri di Aigle-Martigny, la società ciclistica Alfredo Binda si è fatta avanti, forte del successo organizzativo del Grande Trittico Lombardo, che ha riaperto la stagione del grande ciclismo in Italia dopo il lockdown. Una sfida immediatamente raccolta anche dal Comune di Varese, che ha promesso sostegno alla “Binda” del patron Renzo Oldani. La concorrenza però è agguerrita: all’UCI sono già pervenute candidature dalla Spagna, dal Belgio, dall’Olanda e dalla Polonia, mentre la Federciclismo italiana ha sul tavolo ben otto potenziali pretendenti all’organizzazione della rassegna iridata. La candidatura di Varese, con il circuito dei Mondiali del 2008 e la rodata squadra della “Binda”, è solida e competitiva, ma in pole position, tra le nominations italiane, sembra esserci Imola, scesa in campo con il team dell’Autodromo, che punta al “bis” nell’anno del ritorno del Gran Premio di Formula 1. «L’Italia si presenta con otto proposte ma anche grandi qualita’ organizzative, un protocollo sanitario molto attrezzato e quindi credo che ci possano essere tutte le condizioni per organizzare il Mondiale 2020 in Italia» ha dichiarato Renato Di Rocco, presidente della Federciclismo italiana e vicepresidente dell’Unione Ciclistica Internazionale.

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