Lombardia, Letizia Moratti allo scoperto: «Disponibile a candidarmi». Stop Lega

MILANO – «Sono disponibile a candidarmi» Letizia Moratti, attuale vicepresidente di Regione Lombardia, esce allo scoperto e spariglia il centrodestra in vista delle elezioni regionali del 2023. «Aspetto un segnale concreto da parte del centrodestra» afferma Moratti, già sindaco di Milano, ministro e persino tra i candidati della coalizione alle presidenziali di inizio 2022. Una sfida aperta ad Attilio Fontana, candidato in pectore di Matteo Salvini per un mandato-bis a Palazzo Lombardia?

Il passo avanti di Letizia

Letizia Moratti non aveva detto no nelle scorse settimane, quando il leader di Azione Carlo Calenda si era speso in un inaspettato endorsement nei confronti di un’ipotesi di candidatura dell’attuale assessore al welfare di Regione Lombardia. Ora però fa un passo in avanti, con le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Radio Lombardia: «Da tempo ho dato la mia disponibilità alla coalizione e sono sollecitata a candidarmi quotidianamente da più parti – testuali parole di Letizia Moratti – aspetto un segnale concreto da parte del centrodestra per poter proseguire nel cammino intrapreso fino a qui. Molti ritengono che dopo un lavoro generoso e positivo di un anno e mezzo io possa essere una risorsa per il centrodestra».

Passata la festa…

Che Letizia Moratti potesse succedere ad Attilio Fontana alla guida della Lombardia lo avevano pensato e detto in tanti, quando aveva accettato di rimpiazzare Giulio Gallera all’assessorato al welfare, finito nel pieno di una tempesta dopo le prime due ondate della pandemia e un avvio non proprio entusiasmante della campagna vaccinale. E il cambio di passo impresso, insieme al commissario Guido Bertolaso, sul fronte della lotta al Covid, è stato evidente e riconosciuto. Ma ha fatto bene anche ad Attilio Fontana, che nel frattempo si è ripulito dell’immagine arrugginita dei tempi delle dirette sul Covid in coppia con Gallera ma soprattutto è uscito indenne da tutte le inchieste giudiziarie che lo avevano toccato. Ora però Letizia Moratti non ci sta a tornare in panchina, come se “passata la festa, gabbato lo santo”. Infatti fa sapere a chiare lettere che pensa «davvero di poter essere un valore aggiunto per la coalizione. La mia storia personale lo testimonia».

La Lega frena

Intanto immediato arriva lo stop di Fabrizio Cecchetti, segretario “nazionale” della Lega Lombarda: «Il candidato della Lega è Attilio Fontana: ha combattuto in uno dei momenti piu’ drammatici della storia del Paese e della Lombardia e ne e’ uscito a testa alta nonostante il fango. La Lombardia continua a confermarsi un’eccellenza internazionale. Squadra che vince non si cambia. Parole che risuonano quelle che il leader del Carroccio Matteo Salvini va ripetendo da tempo. Ma finora lo stesso Attilio Fontana non ha sciolto la riserva sulla sua corsa per la riconferma, mentre gli alleati, Fratelli d’Italia in primis, nicchiano, agitando lo spauracchio di una loro candidatura alternativa fino a che non dovesse arrivare un accordo nazionale di coalizione, Sicilia inclusa. La partita è ancora lunga, e l’esito dei ballottaggi di domenica 26 giugno (a partire dalla sfida di Verona, ma nel suo piccolo anche la “nostra” Cassano Magnago) potrebbe solo contribuire a terremotare ulteriormente la situazione del centrodestra. E chissà che non possa farsi strada l’ipotesi di una Moratti candidata per un “terzo polo” di quel centro che anche a Roma inizia a muoversi.

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