Lombardia, vaccini nelle aziende per sgravare gli ospedali. «Correre più veloci del virus»

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MILANO – Il piano di vaccinazioni di Regione Lombardia vuole «correre più veloce del virus»: lo dichiara l’assessore al welfare Letizia Moratti, annunciando il protocollo d’intesa per le vaccinazioni nelle aziende, sottoscritto con le associazioni di categoria  Confindustria e Confapi, che permetterà di aprire «un canale parallelo» per la somministrazione dei vaccini nei luoghi di lavoro a cura dei medici competenti delle imprese lombarde. «Apriamo le porte delle fabbriche – sottolinea il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti – non possiamo rimanere inerti, il protocollo è una risposta chiara e concreta: vogliamo vaccinare il maggior numero possibile di persone in poco tempo».

I vaccini nelle aziende

«Questa mattina in Giunta abbiamo approvato un protocollo d’intesa con Confindustria Lombardia, Confapi e i medici di medicina del lavoro, che permette alle aziende che aderiranno di vaccinare direttamente i propri dipendenti all’interno dei luoghi di lavoro». Lo annuncia in conferenza stampa a Palazzo Lombardia il governatore Attilio Fontana, illustrando la delibera che introduce un «protocollo articolato», che «sarà attivato quando inizierà la vaccinazione massiva, nel rispetto delle priorità stabilite dal piano vaccinale nazionale». Si tratta del «primo accordo di questo genere raggiunto nel nostro Paese», rivendica il presidente di Regione Lombardia. Un’intesa che va a rafforzare la campagna vaccinale: «Ci saranno altri punti vaccinali, altri medici e altri addetti che potranno contribuire alla campagna».

Meno pressione sul servizio sanitario

«La Lombardia ha l’obiettivo di arrivare ad una vaccinazione massiva nel più breve tempo possibile e vaccinare tutti coloro che ne hanno titolo entro giugno. Questa volontà deriva anche dall’andamento epidemiologico con un virus che corre e noi vogliamo correre più veloci del virus». Così il vicepresidente e assessore al welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti ha  presentato il protocollo per la partecipazione delle aziende produttive lombarde alla campagna vaccinale anti Covid-19. «Un canale parallelo» rispetto agli ospedali e agli hub previsti dal piano vaccinale, come li definisce Letizia Moratti: «Aumenterà la capacità vaccinale e potremo dare risposte più rapide, sgravando anche il Servizio Sanitario Regionale sia pubblico che privato, in quanto le aziende opereranno attraverso il loro personale medico e questo ci darà meno tensioni sugli ospedali. Importante in un momento come questo in cui c’è una ripresa della patologia». Il presidente Bonometti stima che nelle aziende lombarde si potranno «vaccinare tra le 300 e le 400mila persone, anche 150mila a settimana. Se poi potremo vaccinare anche i famigliari, i numeri potrebbero essere ancora più importanti».

Le Poste consegnano i vaccini

Nel frattempo prosegue la distribuzione del vaccino da parte dei furgoni SDA, il corriere di Poste Italiane: stamattina, 10 marzo, sono arrivate altre 9.100 dosi del vaccino AstraZeneca, destinate alla provincia di Varese. I mezzi speciali di SDA, attrezzati con celle frigorifere, hanno preso in carico i vaccini che hanno raggiunto la destinazione finale dell’ASST Sette Laghi, in Viale Borri 57 a Varese.

Confapi Varese propone vaccini per le aziende, con l’aiuto dei medici del lavoro

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