Lonate fa sul serio: pronto il divorzio da Ferno

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LONATE POZZOLO – Lonate Pozzolo ora fa sul serio. Il consiglio comunale in programma per il 21 dicembre sarà l’occasione per decidere se mettere fine all’Unione con Ferno. O per lo meno sono queste le intenzioni annunciate dall’amministrazione guidata dal sindaco Nadia Rosa, che tra i punti all’ordine del giorno ha incluso anche l’atto di indirizzo per il recesso unilaterale dall’Unione. Una voce che era già stata confermata lo scorso ottobre, in aula, dal primo cittadino, quando, interrogata dalla consigliera d’opposizione Ausilia Angelino, aveva sottolineato: «Che ci siano criticità nell’Unione è un dato di fatto. C’è da capire quali possano essere le soluzioni». Una soluzione forse è stata trovata e, di fatto, pare essere la più drastica: dopo vent’anni, ognuno per la sua strada. Non solo: se una volta l’unione fra Comuni portava soldi nelle casse delle amministrazioni, oggi lo Stato – allo stesso modo – promuove le fusioni. Un’iniziativa accolta in diversi paesi della provincia di Varese, come Cadrezzate con Osmate o Maccagno con Pino e Veddasca, per esempio. Ma, al momento, Lonate e Ferno sembrano avere altri piani.

Verso la rottura

Da parte di Lonate le intenzioni erano già chiare a ottobre, quando il sindaco diceva che «il personale è diminuito e ci sono una serie di costi fissi da sostenere». Attualmente le uniche entrate arrivano dalla polizia locale, grazie alle sanzioni dai parcheggi di Malpensa. E sui venti dipendenti che conta l’Unione, la maggior parte è proprio caratterizzata dagli addetti alla vigilanza. In sostanza, proseguire al mantenimento della polizia locale come unico organo a disposizione può risultare uno spreco di risorse. Per Lonate l’obiettivo è quindi snellire la burocrazia, ridurre i costi e organizzare al meglio i servizi, così da raggiungere un generale miglioramento di tutto il sistema amministrativo. E a differenza di quello che può sembrare, il problema non è solo legato al 2020, alla crisi Covid e alle conseguenze che l’azzeramento del traffico in aeroporto ha portato. Già, perché il numero delle multe a Malpensa si è, ovviamente, abbassato. E così anche gli introiti dell’Unione ne hanno risentito. Ma Rosa lo aveva già specificato: «Si tratta di una decisione che arriva dopo numerose riflessioni. E non è collegata solo a questo momento».
Dal canto suo, Ferno ha intenzioni più ottimiste. Lo specificava due mesi fa il primo cittadino Filippo Gesualdi: «Siamo per mantenere l’Unione, personalmente ci credo molto. Anzi noi siamo per investire nell’Unione in modo da farla crescere». Il sindaco di Ferno è pronto ad affrontare eventuali «problematiche in modo da poterle risolvere e superare l’ostacolo e continuare. Naturalmente serve la volontà di entrambi i Comuni». Per il momento, l’Unione rimarrà fino al 2021. Ma l’epilogo sembra ormai certo.

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