LONATE POZZOLO – Sono 2896, per la precisioni, i visitatori che hanno preso parte alle Giornate Fai di Lonate Pozzolo. Appassionati e curiosi alla scoperta dei gioielli presenti in paese, dal monastero di San Michele alla torre e chiostro di Sant’Ambrogio. Fino alle bellezze naturali, immerse nel verde di via Gaggio. «Le Giornate Fai sono state un bel momento di aggregazione e scoperta», sottolinea in una nota l’amministrazione del sindaco Nadia Rosa. «Di valorizzazione del nostro territorio».
I numeri
Il luogo che ha visto più partecipazione è il chiostro e la torre di Sant’Ambrogio, con 635 visitatori. Subito dietro c’è l’ex oratorio di San Pietro, a quota 588. Mentre il monastero di San Michele ha raggiunto 528 partecipanti. Sono 402 gli appassionati che invece hanno puntato sul Museo Augusta. La chiesa Santa Maria degli Angeli ha registrato 363 visitatori. E la chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio ha portato 155 persone, seguito dai 153 che hanno preso la via Gaggio per godersi la natura. Infine, i 72 della chiesa nuova di Sant’Antonino.
Le bellezze di Lonate
I tour hanno permesso a tanti lonatesi «di scoprire o riscoprire bellezze a volte sconosciute». Ma non solo, anche «tanti visitatori da fuori paese hanno espresso la soddisfazione di aver partecipato a questo evento». I volontari del Fai – in 75 presenti sulle due giornate – e gli apprendisti ciceroni, oltre ai funzionari del Comune, si sono adoperati perché l’organizzazione dell’evento procedesse al meglio: «E così è stato: la Pro Loco si è spesa sia nei luoghi di visita, sia con l’organizzazione del pranzo per chi non avesse trovato posto nei locali di Lonate. Tutti sono stati disponibili, cortesi e accoglienti e il tempo prestato dai volontari è stato, come sempre, essenziale e prezioso per la riuscita dell’evento».
Promuovere la cultura
Il successo ora «ci sprona a continuare a promuovere cultura e bellezza, così preziosa in questo momento storico che stiamo vivendo», prosegue l’amministrazione. «Abbiamo condiviso qualcosa che va oltre le fredde informazioni storiche, artistiche e culturali che si possono leggere su un libro, ma che ha invece coinvolto il caldo sentimento della curiosità dei cittadini nei siti di interesse che il territorio è in grado di offrire».
L’evento di Sant’Antonino
Stesso risultato ottenuto anche dall’evento organizzato dai volontari parrocchiani di Sant’Antonino, con l’apertura della chiesa vecchia, che ha avuto 300 visitatori. «Un ringraziamento va anche a loro e a chi si prodiga per il recupero e la valorizzazione di un pezzo di storia e di tradizione di Sant’Antonino».