LONATE POZZOLO – «I problemi per la scuola secondaria dell’istituto Carminati di Lonate Pozzolo non sono ancora risolti». Lo dicono senza mezzi termini, i genitori degli alunni. Di recente, hanno già provato ad alzare la voce, sfogando il loro «rammarico» di fronte a un programma scolastico che aveva inserito negli orari un pomeriggio di Dad. E che ancora non sembra essere una questione superata. Se infatti da una parte è stata trovata una soluzione ottimale per il servizio di ristorazione, dall’altra si presenta un ulteriore ostacolo: «Mancano i docenti», rendono noto le famiglie in una lettera – l’ennesima – di protesta. Il risultato? «I ragazzi non possono comunque frequentare a tempo pieno le lezioni».
«Siamo stanchi»
Dopo essersi messi a tavolino – amministrazione, funzionari, personale scolastico e il dirigente Maria Pina Cancelliere – è stata individuata una soluzione per far fronte al tema mensa. In questo senso, le prime consumeranno i pasti nelle loro classi, mentre le seconde e le terze andranno nei locali di via Cavour. Un compromesso che potrebbe «evitare la Dad», proseguono i genitori. A dare nuove preoccupazioni è però l’assenza di docenti, «che non sono ancora stati assegnati dal provveditorato di Varese». Se non altro, questa «è la motivazione data dalla dirigente dopo aver chiesto spiegazioni all’ennesimo avviso sul sito della scuola per comunicare l’orario ridotto». Di fatto, le lezioni a tempo pieno non vengono garantite, con tanto di reazione da parte delle famiglie: «Siamo stanchi di questa situazione». Già, perché «hanno avuto mesi di tempo per lavorare ma ad oggi manca l’assegnazione degli insegnanti: è una situazione assurda».
Problemi che si ripresentano
I genitori erano già intervenuti, con una comunicazione, per sottolineare la loro contrarietà all’inserimento nell’orario di un pomeriggio di lezioni da remoto. Nonostante il Comune non fosse – e non è – responsabile della situazione, si erano rivolti all’ufficio della Pubblica Istruzione. La spiegazione era stata che «l’istituto non ha richiesto soluzioni alternative e ha quindi deciso senza comunicazioni preventive e senza proporre nessuna alternativa». Scelte che «mettono in difficoltà le famiglie e negano il diritto allo studio e alle lezioni in presenza dei ragazzi». Non solo, sempre nell’ultima nota, le famiglie avevano anche posto l’attenzione sul fatto che «il precedente anno, all’istituto Carminati, è stato addirittura ridotto l’orario delle classi primarie per mancanza di docenti». Fatto che, a quanto pare, si è ripresentato.
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