L’ospedale Del Ponte di Varese precorre i tempi: i Child Life Specialist in pediatria

VARESE – Child life specialist, un ruolo chiave nei reparti pediatrici: grazie alla collaborazione con Il Ponte del Sorriso, Varese precorre i tempi. Le innovative figure professionali, specialisti della vita infantile, laureati in psicologia e scienze dell’educazione, debuttano all’ospedale del Ponte, una delle prime esperienze in Italia. Il loro compito è di prendersi cura della vita interiore dei piccoli pazienti di pediatria. Vogliamo rendere le nostre pediatrie “painless” rivela il primario Massimo Agosti.

Che cosa fa il CLS

Il mese di marzo in America è il mese durante il quale viene affermato il ruolo chiave dei Child Life Specialist. Da diversi anni queste figure professionali sono entrate anche nei reparti pediatrici dell’ASST Settelaghi, grazie alla collaborazione con la Fondazione Il Ponte del Sorriso, che tra i primi in Italia, ha creduto nel valore di questa professione. Si tratta di sei specialisti della vita infantile in reparto, laureati nell’area della Psicologia o delle Scienze dell’Educazione, che si specializzano nello sviluppo psicosociale del bambino e nell’utilizzo di strategie efficaci per la gestione del dolore e per agire negli stati di stress a cui il bambino viene sottoposto durante visite, esami, interventi chirurgici, pratiche mediche più o meno invasive.

Giochi e stimoli positivi

Tenendo conto dello sviluppo cognitivo, dell’età, delle esigenze di apprendimento e di crescita, questi esperti si prendono cura della vita interiore del piccolo paziente, della sua sfera emotiva, relazionale e familiare, mettendo in pratica delle attività ludiche ed educative che sollecitano le risorse positive del bambino al fine di prevenire traumi e gravi conseguenze psicologiche che potrebbero condizionare per sempre il suo futuro. Gli strumenti che vengono impiegati sono il gioco, attraverso il quale il bambino riesce a familiarizzare con il contesto medico, la fantasia, la narrazione, la creatività, l’arte, l’immaginazione, stimoli visivi, espressivi, tattili e tutte quelle tecniche non farmacologiche contenute nelle linee guida del Ministero della Salute sul dolore pediatrico, compresi i giochi terapeutici, tra i quali quello del dottore, che si svolge con veri dispositivi medici e con camici bianchi confezionati su misura per il bambino.

A tempo indeterminato

Assunti a tempo indeterminato da Il Ponte del Sorriso, sono una presenza costante e riconosciuta dagli operatori dell’ASST Sette Laghi, con cui programmano interventi mirati e individuali per ogni bambino. Neanche durante la pandemia, è venuto a mancare il loro supporto. Nel nord America questi professionisti, denominati ‘child life specialist’, hanno iniziato ad emergere negli anni ’60, dall’impegno di Emma Plank, allieva di Maria Montessori. Negli Stati Uniti esistono corsi universitari dedicati. “Abbiamo iniziato molti anni fa questo percorso – sottolinea Emanuela Crivellaro, Presidente della Fondazione Il Ponte del Sorriso – proprio con un’allieva di Maria Montessori, Grazia Honegger Fresco, morta da poco, che, vivendo a Castellanza, ha potuto seguire lo sviluppo della nostra formazione. È stata una vera fortuna, in mancanza di scuole specifiche, poterla avere come guida ed insegnante”.

Presenza consolidata

“Per curare davvero un bambino – tiene ad aggiungere il Prof. Massimo Agosti, Direttore del Dipartimento Donna e Bambino dell’ASST Sette Laghi – non bastano le cure propriamente dette. Ci vuole anche l’altra metà della cura, come si dice ormai in gergo, ovvero quell’insieme di attenzioni e stimoli che partono dal vissuto del bambino, dal suo stato emotivo, dai suoi interessi e dalle sue paure e che lo accompagnano con un percorso personalizzato verso il superamento della malattia senza traumi, senza ansia e possibilmente senza dolore. La nostra ambizione è rendere le pediatrie varesine completamente painless, un obiettivo a cui ci sentiamo vicini anche grazie al ruolo del Terzo Settore che ha contribuito ad alimentare e consolidare questo atteggiamento culturale”.

“La presenza ormai consolidata da anni dei child life specialist nelle pediatrie della nostra azienda – conclude il Direttore SocioSanitario, Ivan Mazzoleni – non è che l’ennesima conferma di quanto il Terzo settore varesino abbia saputo precorrere i tempi, anticipando tendenze e sviluppi organizzativi. Il nostro compito è cogliere questa opportunità e rilanciare ogni spunto o best practise mettendole a sistema e amplificandone la portata“.

varese pediatria child life specialist – MALPENSA24