LUINO – Preso il maniaco dei supermercati: avvicinava le donne che stavano facendo la spesa e mostrava loro le parti intime. E’ accaduto tre volte tra Cocquio e Luino. L’uomo è un italiano di 53 anni residente in Svizzera ed è stato identificato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Luino quale autore dei diversi episodi di atti osceni in luogo pubblico denunciati dalle vittime. I fatti risalgono a qualche mese fa, dopo che alla centrale operativa erano arrivate segnalazioni da parte di alcune donne che avevano dichiarato di essere state avvicinate da un uomo che si era masturbato davanti ai loro occhi. Il 53enne dovrà adesso pagare una multa da 30mila euro: 10mila euro per ciascun episodio contestato.
Le vittime avvicinate nei supermercati
Il primo singolare episodio, risalente al mese di maggio, era avvenuto nel parcheggio del centro commerciale di Cocquio Trevisago ai danni di una 68enne intenta a fare la spesa la quale, mentre camminava a piedi, era stata avvicinata dal signore con la scusa di chiedere alcune informazioni, questi le avrebbe mostrato le parti intime facendola scappare via. La stessa cosa era successa sempre nello stesso luogo qualche settimana dopo ai danni di una 30enne intenta a far la spesa con il marito la quale ha rischiato addirittura di essere investita dopo che questi ha ingranato la marcia per scappare, perché messo in fuga dalle urla della donna. Di nuovo, un mese fa, a Luino, questa volta nel parcheggio del supermercato Carrefour di via Fornara ai danni di una donna di 50 residente a Germignaga.
Tradito dalla Bmw con targa svizzera
Una volta raccolte le segnalazioni fatte al 112, i carabinieri si sono messi sulle tracce del maniaco cercando di individuare l’auto con la quale era stato visto fuggire dalle vittime e, grazie ai sistemi di video sorveglianza della Valcuvia, hanno individuato la targa straniera della Bmw con la quale si aggirava sul territorio, iniziando a raccogliere gli elementi di indagine necessari per giungere alla sua identificazione riuscendo a dargli un nome e un volto. Le tre donne, una volta invitate in caserma, hanno visto la sua foto lo hanno riconosciuto subito. Nei giorni scorsi i militari lo hanno convocato in ufficio per contestargli i tre episodi procedendo a sanzionarlo con una pena pecuniaria pari a 10 mila euro per ogni singolo episodio.